Parte 2
Israele e Giuda tra Ninive e
Babilonia. L'intera storia dei due regni ebraici venne continuamente
condizionata nel corso del 1 millennio a.C. dallo strapotere politico prima
dell'Assiria e poi di Babilonia.
I re assiri Tukulti-Ninutra
(891-884), Assurnasirpal (883-859) e Salmanàssar III (858-824), assieme ad
altre importanti realizzazioni, attuarono con successo le mire espansionistiche
dell'Assiria verso i paesi del Mediterraneo e verso alcune zone vicine, come le
valli dell'Oronte, del Khabur e del Balikh. In particolare, Salmanàssar III
sottomise a tributo, assieme ad altri Stati, il re di Israele, leu; analoga
imposizione di tributo ci fu da parte di Adad-nirari (810-782) nei riguardi di
un altro re di Israele, loas. Anche Tiglat-Pilè-ser III (745-727) impose un
tributo a Israele nel 738 a.C., al tempo del re Menachem. Questo re assiro
iniziò a deportare masse di ebrei da Israele in Assiria e di mesopotamici in
Israele (2Re 17,24). Inoltre egli intrecciò diretti rapporti con il re di
Giuda, Acaz, che gli inviò doni per essere protetto sia contro Aram sia contro
Israele (2Re 16,7-11; Is 7).
Furono gli assiri a decretare la
fine del regno d'Israele, allorché essi imprigionarono il re Osea,
conquistarono la capitale Samaria e deportarono un notevole numero di ebrei in
Assiria e Media. Di solito si datano questi avvenimenti al 722 a.C., al tempo
di Salmanàssar V (727-722), al quale va certamente attribuito l'assedio
triennale di Samaria. Lo studio delle fonti assire rende però probabile che la
data della capitolazione di Samaria sia il 721, all'inizio del regno di Sargon
II (721-705), fratello di Salmanàssar V.
Fu proprio con Sargon II che
l'Assiria raggiunse l'apice del suo potere. Uno dei suoi successori,
Sennàcherib (704-681), impose un tributo al re di Giuda, Ezechia, che
parteggiava per l'Egitto (2Re 18,13-19-37; Is 36-39). In diverse occasioni i re
assiri fecero sentire la loro supremazia sul regno di Giuda.
FONTE:
Titolo: Nuova guida alla Bibbia; Autore: Gianfranco Ravasi; Editore: San Paolo
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