L'aggressività
ci porta all'odio. Le radici dell'odio stanno già in certe scelte coscienti del
bambino. Ma le radici hanno origine già in scelte non coscienti del bambino
molto piccolo. La tristezza e l'amarezza sono figlie dell'aggressività e dell'odio.
Avevo il desiderio di amare e scopro che oltre a non amare sono anche
aggressivo, perciò non riesco a ricevere amore, allora nasce lo scoraggiamento,
cioè si pensa di non farcela ad uscire e lo scoraggiamento porta alla paura.
Cerchio
dell'indurimento
L'aggressività e la concupiscenza
sono le forze che ci bloccano. Nel momento che si costituisce la nostra
personalità con l'aggressività e la concupiscenza cambiano le relazioni con
l'altro. Crescendo il bambino scopre l'aggressività. Farà una disubbidienza cosciente
ai genitori e farà l'esperienza della infrazione e della punizione e scoprirà
l'aggressività contro i genitori che ama. Scoprirà così la coscienza di colpa.
Allora pensa di non essere come gli
altri si aspettano che egli sia. E' lui che sbaglia. La coscienza di colpa fa
riferimento agli atti concreti, ciò che io ho fatto.
Allora pensa: mamma non ti amo e
sceglie la rottura dalla sorgente della vita ma è troppo piccolo e non può
farlo. Ciò aumenta la sua aggressività contro i genitori ed aumenta perciò
l'angoscia. L'aggressività lo porta a
fare gesti di colpevolezza. Più è angosciato e più fa gesti che lo fa
sentire in colpa. Non vede più la coscienza di colpa ma pensa di essere un
bambino non amato e colpevole.
Se il bambino non ha la possibilità di
esternare ciò che sente all'interno allora fa solo ciò che dicono i genitori e
non quello che pensa lui. Questo è un desiderio di piacere. Questo
atteggiamento porta ad una immaturità. Dopo i 25, 30 anni c'è la possibilità di
rimanere adolescenti, di avere immaturità affettiva.
Questo desiderio di piacere ci fa
entrare in un sistema di relazione fusionale (perciò la nostra personalità è
schiacciata). La dipendenza alienante è quella di unire l'amore e l'odio. (Esempio
del bimbo che vuole stare con la madre ma la picchia). Questa perdita di
identità produce una frustrazione. La frustrazione fa emergere la gelosia. La
gelosia è un sintomo della mancanza di essere e produce l'odio.
Desiderio di
piacere ---> fusione ---> dipendenza alienante ---> perdita
dell'identità ---> frustrazione --->gelosia --->odio --->paura;
(questo è l'uomo psichico) (cerchio dell'isolamento).
La mancanza d'identità porta
all'isolamento, alla timidezza. Il combattimento spirituale consiste nel come
utilizzare queste emozioni per farne un mezzo di crescita ed un trampolino. Il
combattimento spirituale non consiste nel distruggere ma nel riorientare. Come
avviene la crescita spirituale? Come lasciare emergere i sentimenti spirituali
dentro di noi?
Senza Dio non c'é uomo spirituale,
c'é solo un uomo psicocarnale. Perciò nessuna tecnica può farci entrare nella
vita spirituale, ma solo Dio lo può fare anche se altre tecniche possono dare
un aiuto. Le terapie psicologiche possono aiutarci ad avvicinarci all'asse
dell'alleanza ma non ci fa entrare nell'alleanza. Solo Dio lo può fare.
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
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