2) Il
dolore è quantificabile, la sofferenza non lo è
Esiste una
soglia di tolleranza del dolore, sotto la quale lo stimolo aggressivo non è
ricevuto come dolore. Esistono tuttavia dei mezzi terapeutici (es. metodi:
psicofisiologici = rilassamento, concentrazione mentale, spostamento
dell'attenzione ....; chemioterapici = alcuni neurolettici; chirurgici =
lobotomia frontale), che alzano la soglia di tolleranza del dolore. Questo non
avviene per la sofferenza, poiché essa non è legata proporzionalmente al
dolore; infatti un dolore violento può essere vissuto senza sofferenza e, al
contrario, un piccolo dolore può produrre sofferenza.