Questo è
l'augurio di Pasqua che ho ricevuto da Padre Luigi (mio conoscente) nel 2011,
che è comunque attualissimo anche per la prossima Pasqua di quest'anno. Lo voglio
condividere con voi perché molto edificante:
Carissimo,
Nella ricorrenza della S. Pasqua,
invoco su di te le benedizioni di Gesù risorto, e nella mia preghiera chiederò
che ti conceda pace e forza nelle sofferenze della vita. In ogni famiglia c'è
la croce che Gesù ha portato sulla via del calvario. E come Lui ha avuto la
forza di portarla fino in cima, così darà a ciascuno di noi la Sua stessa
forza, affinché non ci accada di perderci d'animo.
Le sofferenze di questa vita ci
assicurano il Paradiso, se però sappiamo accettarle senza lamentarci. Sotto le
percosse e gli sputi Gesù ha sempre taciuto. Chi ha il coraggio di seguirlo
sulla via del dolore, avrà anche la gioia di sentirsi dire: "Coraggio
figlio: un giorno sarai con Me in Paradiso." Consolanti parole sono
queste, che ci assicurano una felicità eterna, dopo una brevissima tribolazione
terrena.
Diceva S. Francesco d'Assisi:
"E' tanto il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto". Se
vogliamo piacere a Dio dobbiamo essere sempre gioiosi, anche nelle prove più
dolorose. S. Paolo ha scritto: "Il Signore ama chi dona con gioia".
Affinché però possiamo essere gioiosi e avere la forza, dobbiamo accostarci ai
Santi Sacramenti. Il precetto della Chiesa raccomanda di confessarsi almeno una
volta all'anno e comunicarsi a Pasqua. E' un dovere che tutti noi cristiani
dobbiamo mettere in pratica, se vogliamo essere graditi a Dio e meritare il
premio eterno.
EMMANUELE
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