giovedì 12 marzo 2015

IL BEATO ALBERTO MARVELLI



                L'ing. Alberto Marvelli è nato a Ferrara il 21 marzo 1918 ed è morto a Rimini il 5 ottobre 1946, a soli 28 anni, in un incidente stradale.

            Alberto Marvelli è una esemplare figura di laico cattolico. Fin da ragazzo visse con grande impegno la propria fede, alimentandola con una intensa vita di preghiera e testimoniandola nell'impegno dei propri doveri quotidiani di studio e di lavoro, nella Chiesa, nella società, nella carità verso i poveri.

            Laureatosi in ingegneria, lavorò presso la FIAT di Torino; fu allievo ufficiale a Trieste. A Rimini fu vice presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica e presidente dei Laureati Cattolici.

            Nel periodo dell'ultima guerra e del dopo-guerra, nella Rimini martoriata e distrutta dai bombardamenti, fu figura di grande rilievo, non solo per l'integrità di vita, ma anche per l'impegno sociale e politico.

            Fu Assessore ai Lavori Pubblici, Presidente del Consorzio Idraulico, Capo della Sezione Autonoma del Genio Civile.

            Visse da protagonista i grandi avvenimenti storici dell'epoca, anticipando profeticamente il ruolo e la vocazione del laico cristiano proposti poi dal Concilio Vaticano II°.

            Alberto, un giovane amico dei giovani; innamorato della vita, degli uomini, di Dio. Sempre presente fra i ragazzi, i poveri e i sofferenti.

            Altruista negli oratori, intrepido nello sport, impegnato nella scuola, battagliero in politica, che intendeva come servizio. Una vita spesa nell'instancabile e dinamica ricerca della verità e dell'amore.

            Il prezioso Diario, da lui scritto, è per noi una limpida testimonianza della sua vita interiore, del suo profondo rapporto con Dio, del suo cammino di santità.

            Alberto Marvelli puntò fin da giovane alla santità. La preghiera, l'ascesi cristiana, l'amore fervidissimo a Dio e ai fratelli lo resero ammirabile per la capacità operosa, per lo zelo apostolico, per l'impegno civico e politico. L'uomo d'oggi può trovare nella vita di Alberto Marvelli una indicazione significativa per vivere la propria vocazione alla spiritualità laicale: spiritualità dell'incarnazione, della condivisione, della testimonianza di un amore che Dio ci ha donato e che vuole rinnovare la mente e il cuore delle persone, che vuole rinnovare la storia.

            Giovanni Paolo II° , in occasione della visita pastorale a Rimini nel 1982, aveva affermato di lui: "Ha mostrato come, nel mutare nei tempi e delle situazioni, i laici cristiani sappiano dedicarsi senza riserve alla costruzione del Regno di Dio nella famiglia, nel lavoro, nella cultura, nella politica portando il Vangelo nel cuore della società".

            Il 5 ottobre 1974 la sua tomba fu posta nella chiesa di S. Agostino, meta continua di persone che si raccolgono in preghiera e invocano la sua intercessione.

            Il 22 marzo 1986 fu emanato il decreto sull'eroicità delle sue virtù e proclamato venerabile.

            Il 7 luglio 2003, dopo che la congregazione dei santi ha riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione, il Papa ha firmato il decreto di Beatificazione.

            La Chiesa lo propone come modello di "santità nel quotidiano" per i cristiani del terzo millennio.

FONTE : Pieghevole su Alberto Marvelli.



Per saperne di più visita la sezione SIATE SANTI

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