“Il
Signore manifesta Se stesso a coloro che si fermano un po’ di tempo in pace e
umiltà di cuore. Se tu guardi nelle
acque torbide e turbolente, non puoi vedere l’espressione del tuo volto. Se tu
vuoi vedere il volto di Cristo, fermati, raccogli i tuoi pensieri in silenzio,
e chiudi la porta della tua anima al rumore delle cose esteriori”
Da
I sermoni di Sant’Antonio da Padova
Fermiamoci ogni
tanto per qualche breve istante ed andiamo col pensiero al racconto dei
discepoli di Emmaus. Possibile che non avessero riconosciuto Gesù che camminava
accanto a loro? Certo a quei tempi non c’erano tv, internet e giornali e
pertanto il viso di Gesù non poteva essere familiare se non a coloro che lo
avevano “vissuto” di persona ma un uomo così carismatico davvero non era
riconoscibile? I due discepoli mentre discorrevano probabilmente non guardavano
nemmeno in viso il loro interlocutore, o forse non riuscivano a vederlo,
avevano magari il sole negli occhi o forse… semplicemente i loro cuori erano appensantiti dalle fatiche
quotidiane, dal dolore, dalle preoccupazioni, da tutto ciò che è importante
solo all’apparenza.
Se vogliamo “vedere” anche noi Colui che ci cammina
affianco, prendiamo d’esempio le parole di Sant’Antonio e chiudiamo la porta
dell’anima a quanto ci circonda. Abbiamo mai provato a parlare al telefono con
un amico mentre siamo in mezzo alla strada? Tutto ciò che avviene intorno
impedisce di concentrarci realmente su quanto stiamo “vivendo” con quella
telefonata. Chissà forse è per questo che hanno inventato le cabine telefoniche.
Chiudiamo la porta…..
Tobia
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