martedì 3 marzo 2015

STORIA DI ISRAELE



  Parte 1
          
            Si potrebbe far iniziare la storia d'Israele, seguendo la Bibbia, con la figura di Abramo. Però i racconti biblici hanno una prospettiva religiosa, sono stati scritti diverso tempo dopo gli eventi che narrano e, pur conservando probabilmente il ricordo di avvenimenti importanti per chi li tramandava, offrono dati troppo scarsi per lo storiografo.

Il periodo delle tribù.

            Alcuni testi biblici (Gdc 1; Gs 13,2-6; 15,13-19; 17,14-18; 19,47; 23,7-13, e già Mn 32,39-40) mostrano che le tribù s'impegnarono singolarmente nella conquista del loro territorio; infine Gs 13,1-6 e Gdc 1 riconoscono che la conquista è stata incompleta. Una precisa ricostruzione storica degli eventi non è possibile, sappiamo però che l'epoca che va dalla seconda parte del XIII sec. a.C. fino alla seconda metà dell'XI sec. (nella Bibbia l'epoca di Giosuè e dei Giudici) vede progressivamente uscire dalla scena storica dell'antico Vicino Oriente le grandi potenze dell'ultima parte dell'epoca del bronzo (1550-1200 a.C.): l'impero hittita viene travolto dai cosiddetti popoli del mare, l'Assiria si rinchiude nel suo territorio e l'Egitto, minacciato sulle coste mediterranee dai medesimi popoli del mare, abbandona ogni mira espansionistica in Asia. In questo contesto internazionale possono perciò emergere nuove entità politiche e nazionali, fra cui anche Israele. Non esiste, però, in questo periodo storica una realtà di popolo, bensì un'insieme di gruppi. Questi sono costituiti da famiglie, da insiemi di famiglie formanti un clan e da gruppi di clan facenti capo a un insieme più vasto denominato tribù. Circa quest'ultima non si deve già pensare alle classiche dodici tribù di Israele, ma a gruppi ancora in evoluzione, che soltanto nel periodo della monarchia troveranno una loro caratterizzazione stabile.

Gli inizi della monarchia.

            Il primo abbozzo di monarchia unita si ebbe con Saul, un condottiero del nord, mentre Davide si impose agli inizi soltanto su Giuda, nella città meridionale di Ebron. I capi tribù settentrionali lo elessero come loro re solo quando si estinse ogni possibilità di successione a Saul. Giuridicamente Davide e Salomone unirono nella loro persona il doppio titolo di re di Giuda e d'Israele. Durante la sua prima fase (1030-930 a.C.) la monarchia ebraica fu quindi unitaria e fu rappresentata da tre re: Saul, Davide e Salomone.

            Dopo la morte di Salomone si verificò nello stato ebraico una grave crisi politica, che portò alla formazione di due regni divisi e contrapposti: quello di Israele al nord e quello di Giuda al sud. Il regno del nord, fin quando durò, fu più forte e prospero di quello del sud. Questo maggior benessere economico derivava dalla maggiore estensione del territorio e dalla più ampia possibilità di traffici verso il settentrione. Giuda è più piccolo e sopraffatto dalla ricchezza dell'Egitto e dalla concorrenza commerciale delle antiche città filistee. In alcuni periodi il regno di Giuda sembra essere quasi un vassallo o un alleato di rango inferiore rispetto al regno del nord.

FONTE: Titolo: Nuova guida alla Bibbia; Autore: Gianfranco Ravasi; Editore: San Paolo

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