martedì 23 giugno 2015

PERDONO SPIRITUALE E PSICOLOGICO



Corso di guarigione, Parte 40

            Il perdono spirituale ha come base l'offerta, il perdono psicologico invece è un perdono relativo a: se tu mi dai. Il perdono psicologico è quello di mantenere le distanze come quando si dice ho perdonato quella persona ma lei sta nel suo ed io sto nel mio. 

          Quindi ho interrotto la relazione con la persona che mi ha ferito, questo è il perdono psicologico. Ma quando si buttano le braccia al collo alla persona che mi ha ferito cioè ricomincio una relazione gli ridò fiducia, questo non è possibile da nessuna tecnica da nessuna terapia questo è solo dono di Dio e perciò è a Dio stesso che noi lo dobbiamo chiedere. Il perdono è il perdono che arriva all'amore divino.

            Il perdono comunque non è un'esclusiva del credente, il perdono è accessibile anche ad ogni uomo di buona volontà perché comunque anche in questo caso c'è già un' agire nascosto di Dio. Alcuni popoli indiani predicano l'amore per il nemico questa è una dimostrazione della presenza di Dio nel mondo. 

            La riconciliazione passa attraverso tre tipi di perdono:

- il perdono con se stessi
- il perdono con gli altri
- il perdono con Dio

            Il perdono ristabilisce questa unità questa riconciliazione tanto all'interno quanto all'esterno di se. Il perdono non può non essere considerato che in una scelta libera e reintegrato nella finalità dell'uomo: l'offerta di se.

            Ma offrire se stessi passa obbligatoriamente attraverso il mistero della croce. Quindi non c'è perdono senza offerta o senza una morte a se stessi. Non ci sarà perdono senza rinunce, senza una croce. Non ci sarà perdono senza accettazione della sofferenza e per accettare la sofferenza noi sappiamo che bisogna darle un senso, vale a dire noi dobbiamo rincentrare l'uomo nella sua finalità. Se la vita dell'uomo ha un senso allora io ho anche il coraggio di soffrire, allora posso attraversare la sofferenza ma con questo senso.

Le colpevolezze

            Il sentimento di colpa e la coscienza di colpa. La Genesi dice dopo la caduta le conseguenze del peccato e descrive le due colpevolezze la falsa e la vera colpevolezza. Dopo aver mangiato del frutto dell'albero Adamo ed Eva vedono e conoscono, in Genesi 3 dice: allora si aprirono gli occhi di tutti e due si accorsero di essere nudi, ma di cosa si tratta? Di quale visione e di quale conoscenza si parla qui?Vuol dire forse che prima della caduta essi non vedevano e non conoscevano? 

            No perché anche prima della caduta essi conoscevano la loro nudità. La scrittura dice infatti che prima del peccato essi erano nudi e che prima del peccato questa nudità non causava loro nessun dolore. Cos'è allora questa nudità? Non è la sessualità ne il pudore. Il termine arumin nella Bibbia ha sempre il significato di povertà di limite di fragilità di vulnerabilità di umiltà. Perciò vuol dire che l'uomo e la donna conoscevano la loro fragilità la loro vulnerabilità, vale a dire i loro limiti, quindi sapevano di non essere come Dio poiché erano dipendenti da Dio.

FONTE : Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali

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