Corso di guarigione. Parte 39
Il bambino
crea un me orgoglioso, possessivo, dominatore, violento, indipendente. Ma
questo me è indispensabile. Ma il me psichico deve essere riorientato verso
l'io spirituale. Ma noi fino a 18/20 anni viviamo un indurimento che non ci
permette più una relazione aperta.
La separazione apre nel bambino un travaglio
di lutto che approda nel perdono e nella donazione. Finché avremo vita avremo
sempre bisogno di essere perdonati e di perdonare. Non esiste perdono senza
morire a se stessi. Bisogna aiutare perciò la persona ad uscire dalle sue
colpevolezze per entrare nel perdono e nella riconciliazione che presuppone una
presa di coscienza delle ferite e delle proprie colpevolezze.
La terapia consiste in:
PRIMA TAPPA
- Decolpevolizzare
Spesso l'uomo si incolpa di ciò che
è una falsa colpa. Allora l'uomo deve prendere coscienza di ciò.
SECONDA
TAPPA - Responsabilizzazione
Responsabilizzato verso le vere
colpe.
Si entra perciò in un cammino di
perdono e si entra nell'offerta di se e nel perdono dato agli altri. Questo
cammino di perdono supera i desideri di benessere. Questo cammino non è una
terapia emozionale che mira a liberare i sentimenti ma il fine è di restituire
l'uomo alla sua vocazione: l'offerta, il
dono.
L'immagine è l'inizio è la radice ma
la chiamata, la mia vocazione è l'offerta il dono. Ricezione e donazione.
Condurre una persona alla decisione di perdonare è condurlo a considerarsi un
dono del Signore.
E' farlo entrare in una dinamica
perché il perdono non è qualcosa di statico ma è un movimento di
riconciliazione, cioè un movimento di incontro con se stesso con Dio e col suo
prossimo.
Perché ci sia riconciliazione sono
necessari due movimenti di perdono complementari. Questo movimento è aprire la
persona attraverso un incontro con l'altro al senso esistenziale. Cioè che
senso ha, il perdono deve avere un senso. Il perdono è la cerniera tra la
terapia psicologica e la vita spirituale la guarigione e la conversione. Se il Signore è assente alla terapia, se non
ci si apre alla nozione di perdono la nozione dell'offerta non può esistere
perché fa parte di una vocazione spirituale. E' una luce che porta un
contributo significativo a questo bisogno.
Freud in punto di morte scoprì il
perdono. Ma il perdono non è il perdono di Dio perché quello di Dio è puramente
di ordine spirituale esso non dipende dall'agire umano perciò non si potrà mai
ottenere attraverso una tecnica. L'uomo può entrare in un cammino di guarigione
attraverso delle tappe preliminari psicologiche. Esse possono corrispondere
alle primizie di un agire divino sull'uomo. Esse possono portare fino alle
soglie dell'asse dell'alleanza ma entrare nel perdono non è possibile perché il
perdono è un atto di Dio perciò dovremo chiederlo.
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
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