Parte 9
La gente cominciò a uscire dai
banchi per andare a comunicarsi. Era giunto il grande momento dell'incontro,
della <<Comunione>>; il
Signore mi disse: <<Aspetta un
momento, voglio che tu osservi qualcosa...>> spinta da un impulso
interiore, diressi lo sguardo verso la persona che stava per ricevere la
comunione sulla lingua dalla mano del sacerdote.
Devo chiarire che questa persona era
una delle signore del nostro gruppo che le sera prima non era riuscita a
confessarsi, ma che si era confessata questa mattina, prima della Santa Messa.
Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un
lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona
prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il
Signore: <<E' così che Io Mi
compiaccio nell'abbracciare un'anima che viene a ricevermi con il cuore puro!>>
Il tono
della voce di Gesù era quello di una persona felice. Io ero stupita
nell'ammirare quell'amica che tornava al suo posto circondata di luce,
abbracciata dal Signore; ho pensato alle meraviglie che noi tante volte
perdiamo, perché andiamo a ricevere Gesù con le nostre piccole o grandi
mancanze, mentre dovrebbe essere solo una festa.
Molte volte diciamo che non vi sono
sacerdoti per confessarsi spesso, ma il problema non consiste nel confessarsi
spesso, il problema consiste nella nostra facilità a cadere nel male.
D'altronde, così come ci sforziamo di trovare un salone di bellezza o gli
uomini un barbiere quando abbiamo una festa, dobbiamo sforzarci anche di andare
a cercare il sacerdote quando abbiamo bisogno che vengano tolte da noi tutte
quelle cose sporche, e non avere la sfacciataggine di ricevere Gesù in qualsiasi
momento con il cuore pieno di cose cattive.
Quando mi sono diretta a ricevere la
comunione, Gesù ripeteva: <<L'ultima
Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell'ora dell'amore, ho
istituito quello che agli occhi degli uomini può sembrare la più grande pazzia,
farmi prigioniero d'Amore. Ho istituito l'Eucarestia. Ho voluto rimanere con
voi fino alla fine dei secoli, perché il Mio Amore non poteva sopportare che
rimanessero orfani coloro che amavo più della Mia vita...>>
Ricevetti quell'Ostia, che aveva un
sapore particolare; era una mescolanza di sangue e incenso che mi inondò
interamente. Provavo tanto amore che le lacrime scorrevano senza poterle
trattenere... Quando ritornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo, il Signore
disse: <<Ascolta....>> e
in quel momento cominciai a sentire dentro di me le preghiere di una signora
che era seduta davanti a me e che si era appena comunicata.
Quello che diceva senza aprire la
bocca, era più o meno questo: <<Signore,
ricordati che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare
l'affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa
per aiutarmi... Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso
sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l'anno
se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami... e non dimenticarti della vicina
che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta perché io non la posso
sopportare... ecc. ecc.
In quel momento, il signor
Arcivescovo disse: <<Preghiamo>>
e ovviamente tutta l'assemblea si alzò in piedi per la preghiera finale. Gesù
disse con un tono triste: <<Ti sei
resa conto? Non mi ha detto neanche una volta che Mi ama, non una sola volta ha
dato segni di gratitudine per il dono che Io le ho fatto di far scendere la Mia
Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla fino a Me. Non una sola
volta ha detto: grazie, Signore. E' stata una litania di richieste... e sono
così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi>>.
FONTE: Sito
web "Profezie per il Terzo Millennio Catalina Rivas"
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