mercoledì 6 maggio 2015

PER QUELLA MAGLIETTA



Cari amici,
questa notizia non può aspettare la "posta del Nonno".
E' vero che un singolo fatto (fattaccio!!) non costituisce ancora un vero allarme, ma  associato ai tanti "bhooo" e altre meno ripetibili insulti registrati in occasione di più d'una riunione delle silenti "sentinelle in piedi", 

allo schieramento di forze dell'ordine reso necessario per consentire lo svolgimento del convegno di Milano sulla famiglia del gennaio scorso, le tante contestazioni piene di insulti nei consigli comunali di varie città quando si parla in difesa della famiglia naturale, fa avvertire  chiaramente  il concretizzarsi di una frangia sempre più ampia e non isolata di gente che ignora pericolosamente i principi base della convivenza democratica. E questa è la cosa più preoccupante. Noi non pretendiamo che tutti la pensino come noi, chiediamo solo di poter liberamente far conoscere le nostre idee.
I NONNI 2.0 sono solidali con gli amici di Manif Pour Tous e ne appoggiano incondizionatamente le iniziative.

ASSOCIAZIONE NONNI 2.0.

Roma: vietato indossare la maglietta con il simbolo della famiglia
La Manif Pour Tous Italia denuncia aggressione
Indossava una maglietta che raffigura la famiglia. Questa la ragione dell’aggressione di cui è stato vittima un ragazzo di Roma, il pomeriggio del primo maggio scorso. Durante un picnic in un parco in zona Tiburtina, il ragazzo è stato insultato e strattonato, a causa della sua t-shirt con il logo de La Manif Pour Tous che rappresenta una famiglia che si tiene per mano. A denunciare l’accaduto è La Manif Pour Tous Italia, associazione nata con lo scopo di “garantire la libertà di espressione, preservare l’unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà”.

L’aggredito racconta di essere stato circondato da tre persone (due uomini e una donna ), apostrofato e poi spinto a terra. “Questa maglietta te la devi togliere. Sei un fascista, sei un antiabortista e un cattolico integralista”, gli hanno gridato contro. Al suo rifiuto, in presenza di testimoni, gli è stata squarciata la t-shirt con violenza. Secondo la vittima, l’autore del gesto ha affermato di essere “gay e anarchico” e di voler picchiare quanti indossano magliette con quel simbolo. 

La Manif Pour Tous Italia si dichiara profondamente scossa dalla brutale aggressione. “Difendere la famiglia oggi, significa rischiare violenti attacchi personali – afferma Jacopo Coghe, presidente de La Manif Pour Tous Italia -. Quanto accaduto a Roma è un fatto gravissimo, che testimonia la volontà di intimidire chi sostiene un’associazione pro-family come la nostra, che tra l’altro è apartitica e laica. Siamo nati per promuovere la libertà di opinione – conclude Coghe – e per questo minacce e prepotenze non riusciranno a chiuderci la bocca”.

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