Parte 8
A partire da
quel giorno, e non mi importa se mi prendono per pazza, io chiedo a tutti di
inginocchiarsi, chiedo a tutti di cercare di vivere con il cuore e con tutta la
sensibilità di cui sono capaci, quel privilegio che il Signore ci concede.
Quando stavamo per cominciare a
pregare il Padre Nostro, parlò il Signore, per la prima volta durante la
celebrazione, e disse: <<Ecco, voglio
che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo
momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male
nella tua vita, affinché tu li abbracci e li stringa a te e dica loro con tutto
il cuore: -Nel Nome di Gesù io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di
Gesù, ti chiedo perdono e mi auguro di avere la pace. Se questa persona merita
la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di
aprirsi alla pace, quella pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu
riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di
perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore.>>
<<Fate
attenzione a quello che fate>> - continuò il Signore - <<Voi ripetete nel Padre Nostro:
perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di
perdonare e non, come dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle
condizioni al perdono di Dio. State dicendo: perdonami soltanto come io sono
capace di perdonare, non di più.>>
Non so come spiegare il mio dolore,
nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto possiamo noi stessi
offenderlo con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose cattive che
nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e
chiese perdono a tutti quelli che talvolta mi avevano offeso, per sentire la
pace del Signore.
Il celebrante diceva:
<<...concedici la pace e l'unità...>> e quindi: <<La pace del Signore sia con tutti
voi...>>
Vidi d'un tratto, fra alcune persone
che si abbracciavano (non tutte), venire a porsi in mezzo una luce molto
intensa; seppi che era Gesù e mi slanciai allora ad abbracciare la persona che
avevo a fianco. Potei sentire davvero in quella luce l'abbraccio del Signore,
era Lui che mi abbracciava per darmi la Sua pace, perché in quel momento io ero
stata capace di perdonare e di togliere dal mio cuore ogni offesa contro altre
persone. Questo è ciò che Gesù vuole, condividere quel momento di gioia in un
abbraccio per farci trovare la Sua Pace.
Arrivò il momento della comunione
dei celebranti, e qui tornai a notare la presenza di tutti i sacerdoti insieme
al Monsignore. Mentre egli si comunicava, la Vergine disse:
<<Questo
è il momento di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo
accompagnano, ripeti con me: Signore, benedicili, santificali, aiutali,
purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore... Ricordatevi di
tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate...>>
Amati fratelli, questo è il momento
in cui dobbiamo pregare perché loro sono la Chiesa, come lo siamo anche noi
laici. Molte volte i laici esigono molto dai sacerdoti, però siamo incapaci di
pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare
la solitudine che molto spesso può circondare un sacerdote.
Dobbiamo capire che i sacerdoti sono
persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno
bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro
vita per ognuno di noi, come Gesù, consacrandosi a Lui.
Il Signore vuole che la gente del gregge che
Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi. Un
giorno o l'altro, quando saremo dall'altra parte, comprenderemo la meraviglia compiuta
dal Signore nel darci dei sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra anima.
FONTE: Sito
web "Profezie per il Terzo Millennio Catalina Rivas"
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