lunedì 20 luglio 2015

VERITA' E MENZOGNA



Corso di guarigione Parte 44

            Adamo esprimerà questo molto chiaramente. Alla domanda del Signore: "dove sei?" egli risponde: "ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto", ma di quale paura parla e di quale paura si tratta? E' la paura della vulnerabilità o è la paura della punizione?

              E' il sentimento di essere vergognoso o è la coscienza di aver fatto un atto vergognoso, c'è una terribile confusione centrata sull'angoscia che è il frutto del peccato. Adamo non dice che parzialmente la verità: ho paura perché sono nudo, ciò è vero, la vergogna di se genera la paura.

             Sono nudo quindi ho paura e questa paura ha condotto Adamo a mettersi la foglia di fico ma la seconda parte della frase è falsa poiché vela una parte della verità. Adamo dovrebbe dire sono nudo e non voglio esserlo più allora mi sono coperto poi quando ti ho udito ho avuto paura che tu mi punissi per la mia disobbedienza allora ho cercato di nascondermi dal tuo sguardo. Ma Adamo non spiega per niente che si era nascosto nel giardino perché aveva peccato accusando la sua nudità come l'unica responsabile della sua attitudine di fuga egli rifiuta di confessare il suo atto di disobbedienza, ho avuto paura perché ti ho disobbedito.

            La verità del peccato e dalla rottura di relazione è interamente mascherata a vantaggio di una confessione che è una falsa colpevolezza. Così la coscienza di colpa, la vera colpa, è spesso velata dall'alibi del sentimento di colpa infatti che cosa faccio, metto davanti la vergogna di ciò che sono, sono affaticato, sono malato, sono insofferente, per nascondere la vergogna di ciò che faccio. Quindi mi giustificherò sempre, ho fatto questo ma perché ero nudo sono diventato debole, fragile, la mia fragilità mi ha portato a questo quindi non c'era bisogno che un Dio morisse in fondo era già giustificato questo eppure il mio peccato deve essere ben forte e profondo se un Dio è morto.

            Deve essere stato un atto ben più lontano e ben più profondo di quello che io posso sentire che il mio sentimento di colpa mi fa coprire e allora io facilmente farò sempre delle confessioni dove ho già questa giustificazione, metterò davanti sempre questo per nascondere il mio peccato per nascondere la vergogna di ciò che faccio. Tutta la nostra problematica psicologia e spirituale si situa qui. Siamo all'incrocio delle nevrosi, delle psicosi, di tutta la patologia psicologica, ma anche di tutta la nostra problematica spirituale, nella nostra relazione a Dio, la causa è in questa confusione fra le due colpevolezze.

            Se accogliamo la grazia di Dio vedrò la luce, vedrò la mia menzogna, la mia coscienza di colpa sarà illuminata e io entrerò in un cammino si salvezza. Poiché Adamo non fa questo ma mente per mascherare, agli occhi di Dio, ciò che egli ha fatto, egli aggrava la conseguenza del peccato, diviene non solo incapace di domandare perdono a Dio ma al contrario si difende sempre di più aumentando la gravità del suo accecamento, e dirà: è la donna che tu hai messo accanto a me che mi ha dato da mangiare dell'albero ed io l'ho mangiato.

FONTE : Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali

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