L’amore ha
una carica iniziale che poi va alimentata nel corso di tutta la vita.
L’innamoramento è quel seme che
viene seminato da Dio nel cuore dell’uomo e che poi deve crescere e germogliare
per dare frutto.
Spetta al cuore, alla persona con le
sue doti fare crescere quel seme, alimentarlo, nutrirlo per farlo crescere.
A tutti è stata donata una lampada
accesa, ma a ciascuno spetta alimentare l’olio che tenga accesa la lampada.
Saggio sarà colui che non lascerà la sua lampada senza una riserva di olio.
Nel campo di ciascuno c’è del grano
buono (le virtù) e della zizzania (vizi capitali). Ci viene insegnato che non
bisogna perdere tempo ed energia ad estirpare la zizzania, ma piuttosto a
coltivare e curare il buon grano.
L’amore
coniugale va difeso! Giorno per giorno…
La coppia deve imparare nel corso
degli anni a custodire l’amore che gli è stato donato, a proteggerlo, ad
alimentarlo continuamente.
L’amore tra due coniugi è in
continuo divenire e si costruisce grazie alla creatività ed alla fantasia della
persona giorno per giorno.
Il matrimonio cristiano ha la sua
originalità nel fatto che Dio chiede di amare come Egli Stesso ha amato…fino a
dare la vita ossia fino al sacrificio di donare se stessi affinchè l’altro sia
felice.
Amare
l’altro significa volere il bene dell’altro.
Il giorno in cui uno sposo e una
sposa incontreranno Dio faccia a faccia, Egli chiederà a ciascuno: “Che cosa ne
hai fatto della creatura che ti ho affidato? Ne hai fatto una persona nuova?
Una persona santa ossia felice? Una persona accolta, amata, rispettata,
valorizzata?...”
Nel matrimonio cristiano Dio affida
una Sua creatura ad un’altra Sua creatura e viceversa.
Nel matrimonio cristiano, davanti a
Dio, ciascuno dice all’altro: “ Io affido la mia vita a te perché di te mi
fido”
FONTE: Giuditta
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