La Sindone
in pillole. Parte 4
Gli ESAMI SCIENTIFICI effettuati dagli Americani dello STURP, dallo
svizzero Frei e dal torinese Baima Bollone, confermano che la figura sindonica
è l'impronta genuina di un Uomo, morto dopo essere stato flagellato e
crocifisso. Le macchie sono di vero sangue umano di gruppo AB, come nel
Miracolo Eucaristico di Lanciano. Si può distinguere il sangue venoso, quello
arterioso e quello postmortale, mentre la circolazione fu scoperta nel XVI
secolo.
I pollini trovati fra le fibre sono
in gran parte di origine palestinesi ed uno è esclusivo dei dintorni di
Costantinopoli.
Piccoli segni sulla palpebra destra
possono essere l'impronta di una moneta coniata da Ponzio Pilato nell'anno 29.
La datazione al C-14 circa il 1300
non è affidabile perché quel lino subì troppe vicissitudini e contaminazioni.
Inoltre molti furono già gli errori: anche un corno vichingo risultò oltre il
duemila.
Il russo Kouznetson dimostrò che
l'incendio può aver ringiuovanita la Sindone di vari secoli.
FONTE:
Autore: Prof. Giorgio Tessiore; Titolo: La Santa Sindone e il suo mistero;
Edizioni Arti Grafiche San Rocco.
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