Corso di
guarigione Parte 27
Quindi si vedono le cose con la
ragione senza l'amore, con una logica spietata, fredda. Il primo sentimento
perciò che noi usiamo è il sentimento di colpa. Perciò la prima conseguenza del
peccato è la seguente: l'uomo vede e conosce dolorosamente nella vergogna la
sua povertà quindi è una conoscenza fatta non più nell'amore. La prima
lacerazione è questa. A partire da questa prima conseguenza si mettono in moto
a cascata altre emozioni. Quali sono le reazioni dell'uomo quando si trova
davanti alla sofferenza e alla vergogna?
Prima di tutto ha paura. Ha paura di
essere vulnerabile e perciò ha paura di soffrire, ha paura di essere debole.
Adamo lo dirà al Signore: ho avuto paura perché sono nudo. Ha incolpato la
caratteristica fondamentale, la più bella dell'immagine l'ha incolpata di
essere la causa della sua paura: perché sono nudo e vulnerabile allora ho
paura, perché ormai la vedo da orfano.
Ho paura perché vedo dolorosamente
la mia fragilità e i miei limiti così nello stesso modo la nostra fragilità di
fronte agli avvenimenti alle aggressioni della vita, alla malattia e alla morte
ci fa paura. Allora cosa facciamo quando soffriamo e abbiamo paura? Ci difendiamo.
L'uomo quindi cerca di difendersi e non accetta di essere vulnerabile quindi
deve sbrogliarsela da solo e nell'indipendenza.
Quando l'uomo si trova di fronte a
questa debolezza normalmente cerca di nasconderla e la nasconde sia ai propri
occhi che a quelli degli altri per evitare di essere angosciati, perché essere
fragili angoscia, è la messa in atto delle foglie di fico.
Ma non cerca solamente di nascondere
la sua debolezza, fragilità con questo mantello di apparenze ma cerca anche di
nascondere la sua miseria cioè il suo peccato e questo lo farà agli occhi di
Dio, cercherà di nasconderlo agli occhi di Dio e questa sarà la menzogna.
A cosa servono le foglie di fico? La
scrittura dice: ho avuto paura perché ero nudo. Questa nudità fa paura ad Adamo
ed egli la nasconde subito con le foglie di fico. Allora ho paura perché ho
vergogna di me. C'è un Adamo in ognuno di noi. Ho paura perché ho vergogna di
me, mi sento fragile e questo mi fa soffrire come mi fa soffrire il sentirmi
solo.
Allora queste foglie permettono di
non sentire troppo l'angoscia di questa fragilità di questa vulnerabilità.
Corrispondono a tutte le derive patologiche del sentimento di colpa. E' il
mantello di cui mi copro per far credere che sono molto bene ma non farlo credere
solamente agli occhi degli altri ma anche ai miei occhi. Ho bisogno di
coprirmi, è il mantello delle apparenze e questo mantello è, attraverso le
derive patologiche, il legalismo, il perfezionismo, lo scrupolo, il rimorso.
Perciò noi usiamo la menzogna, ma
questo mantello di apparenze non è sufficiente per nasconderci agli occhi di
Dio.
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
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