lunedì 6 luglio 2015

HO PAURA DELLA MIA VULNERABILITA'



Corso di guarigione Parte 27

            Quindi si vedono le cose con la ragione senza l'amore, con una logica spietata, fredda. Il primo sentimento perciò che noi usiamo è il sentimento di colpa. Perciò la prima conseguenza del peccato è la seguente: l'uomo vede e conosce dolorosamente nella vergogna la sua povertà quindi è una conoscenza fatta non più nell'amore. La prima lacerazione è questa. A partire da questa prima conseguenza si mettono in moto a cascata altre emozioni. Quali sono le reazioni dell'uomo quando si trova davanti alla sofferenza e alla vergogna? 

            Prima di tutto ha paura. Ha paura di essere vulnerabile e perciò ha paura di soffrire, ha paura di essere debole. Adamo lo dirà al Signore: ho avuto paura perché sono nudo. Ha incolpato la caratteristica fondamentale, la più bella dell'immagine l'ha incolpata di essere la causa della sua paura: perché sono nudo e vulnerabile allora ho paura, perché ormai la vedo da orfano. 

            Ho paura perché vedo dolorosamente la mia fragilità e i miei limiti così nello stesso modo la nostra fragilità di fronte agli avvenimenti alle aggressioni della vita, alla malattia e alla morte ci fa paura. Allora cosa facciamo quando soffriamo e abbiamo paura? Ci difendiamo. L'uomo quindi cerca di difendersi e non accetta di essere vulnerabile quindi deve sbrogliarsela da solo e nell'indipendenza.

            Quando l'uomo si trova di fronte a questa debolezza normalmente cerca di nasconderla e la nasconde sia ai propri occhi che a quelli degli altri per evitare di essere angosciati, perché essere fragili angoscia, è la messa in atto delle foglie di fico.

            Ma non cerca solamente di nascondere la sua debolezza, fragilità con questo mantello di apparenze ma cerca anche di nascondere la sua miseria cioè il suo peccato e questo lo farà agli occhi di Dio, cercherà di nasconderlo agli occhi di Dio e questa sarà la menzogna. 

            A cosa servono le foglie di fico? La scrittura dice: ho avuto paura perché ero nudo. Questa nudità fa paura ad Adamo ed egli la nasconde subito con le foglie di fico. Allora ho paura perché ho vergogna di me. C'è un Adamo in ognuno di noi. Ho paura perché ho vergogna di me, mi sento fragile e questo mi fa soffrire come mi fa soffrire il sentirmi solo. 

            Allora queste foglie permettono di non sentire troppo l'angoscia di questa fragilità di questa vulnerabilità. Corrispondono a tutte le derive patologiche del sentimento di colpa. E' il mantello di cui mi copro per far credere che sono molto bene ma non farlo credere solamente agli occhi degli altri ma anche ai miei occhi. Ho bisogno di coprirmi, è il mantello delle apparenze e questo mantello è, attraverso le derive patologiche, il legalismo, il perfezionismo, lo scrupolo, il rimorso. 

            Perciò noi usiamo la menzogna, ma questo mantello di apparenze non è sufficiente per nasconderci agli occhi di Dio.

FONTE : Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali

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