Cari amici,
da cosa si misura la giustizia e la verità di un'azione? Forse dal consenso
che crea? Chi misura l'efficacia di un'azione da questo è già schiavo del
potere.
Abbiamo
bisogno di vegliare per combattere il potere che è entrato in noi abituandoci
ai rapporti vissuti come possesso, strumentali alle nostre voglie, slegati dal
progetto naturale per cui sono creati, e quindi violenti. E abbiamo bisogno di
vegliare perché la nostra coscienza, ultimo baluardo contro la menzogna del
potere, sia vigile. Per questo lo facciamo insieme, per non soccombere soli al
male travestito da buoni sentimenti e affermare davanti al mondo la verità.
Verità che l'urlo del silenzio sa sprigionare in noi, ricordando all'uomo
questa dipendenza dalla realtà che forse non vuole sentire, a cui si vuole
ribellare, ma di cui ha bisogno e che non può negare senza autodistruggere sé e
chi a intorno.
Noi
non ci perdoneremmo di stare a guardare mentre l'ultimo legame con l'altro
viene reciso, mentre ai bambini viene negato il legame con il padre o la madre.
E tu? Da che parte stai? Da quella di chi approva, di chi omette o di chi
agisce? Non è più sufficiente dissentire fra le mura di casa, perché non c'è
verità che persuada e cambi davvero finché non sia espressa e testimoniata
davanti a tutti.
Per
questo di fronte al testo sulle unioni civili, approvato dalla commissione
Giustizia del Senato, che apre la strada alle cosiddette nozze tra persone
dello stesso sesso, e di conseguenza all'adozione, torniamo a vegliare.
La
società, la famiglia e l'essenza stessa di ogni essere umano sono troppo
preziose per stare a guardare!
La Professoressa Raffaella Iafrate ha trattato, in una conferenza a Milano nell'aprile scorso, Il tema dell'educare all'affettività, particolarmente attuale in questi momenti dove, specie nella scuola e a tutti livelli, i teorici della "filosofia gender" tendono" a sottolineare solo alcuni aspetti dei rapporti fra gli individui (il caso Trieste insegna), evidenzia il modo corretto per affrontare l'educazione dei piccoli e dei meno piccoli alla vita di relazione.
Vi
preghiamo di voler estendere questi concetti ai vostri figli genitori e agli
insegnanti dei loro figli, che sono le persone che, prime, debbono contenere
l'onda d'urto del dilagare di questa teoria tanto cara al main stream del
politicamente corretto, ma pericolosissima, come anche Papa Francesco ha
recentemente tenuto a sottolineare.
FONTE: Sentinelle in Piedi - Milano
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