lunedì 7 marzo 2016

PER QUALE SCOPO?

“O non ci arrivavi a capire che era una cosa balorda far l’entrata che hai fatto in città sopra un asino, senza una lancia, quel corteo di pidocchi a gridarti: “Viva il re dei giudei”…
Se avevo gli ordini, io quel giorno nemmeno vi facevo passare le porte e era finita… O non la capivi, che era come venire a metterti in trappola, allora sei matto e è andata come doveva andare; o invece la capivi e ci sei venuto di proposito al macello. Perché? Che scopo c’era?... Ordini, amico, o se ne danno o se ne eseguono. Da chi li hai presi tu? Chi è il tuo capo? Il tuo re, quello che sia? Dev’essere che tu gli credi fino all’ultima parola, dal modo come sopporti tutto e non t’esce un sospiro”.

ELENA BONO da “Morte di Adamo”

Queste sono le parole di una non credente ma spesso sono le parole che anche un credente pronuncia;  quando la fede vacilla, le basi del nostro credere fanno crollare tutta la costruzione che in anni di cammino è nata sopra. “Che scopo c’era?”, è così difficile comprenderlo? L’uomo stesso era lo scopo. L’amore era lo scopo. L’amore è lo scopo e l’uomo ancora oggi è lo scopo. Cristo è venuto di proposito al macello per donarsi interamente, perché ne siamo certi che abbia creduto fino all’ultima parola del Suo Re.
Credette fino in fondo come fece Maria. Proviamo a farlo anche noi per lo stesso scopo.

Tobia

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari