Illuminata
dalla luce del messaggio biblico, la Chiesa considera la famiglia come la prima
società naturale, titolare di diritti propri e originari, e la pone al centro
della vita sociale: relegare la famiglia <<ad un ruolo subalterno e
secondario, escludendola dalla posizione che le spetta nella società, significa
recare un grande danno all'autentica crescita dell'intero corpo
sociale>>.
Infatti, la famiglia, che nasce
dall'intima comunione di vita e d'amore coniugale fondata sul matrimonio tra un
uomo e una donna, possiede una sua specifica e originaria dimensione sociale,
in quanto luogo primario di relazioni interpersonali, prima e vitale cellula
della società: essa è un'istituzione divina che sta a fondamento della vita
delle persone, come prototipo di ogni ordinamento sociale.
Per saperne di più consultare il
libro: Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, della Libreria Editrice
Vaticana, da pag. 117 a pag. 143
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