La vera storia di Gesù. I tempi di Gesù. Un
popolo oppresso.
Parte 8
L'ebreo errante
Sette secoli or sono ha fatto
la sua apparizione nella letteratura un
singolare personaggio: Asvero, l'ebreo errante. Le versioni della immaginaria
vicenda cambiano secondo i tempi e i luoghi, ma è possibile ricostruire la
trama originaria della storia.
Asvero è - secondo questo racconto -
un calzolaio ebreo, che ha bottega sulle pendici del Golgota. Gesù, andando
verso il supplizio carico della croce, vorrebbe sostare, riposarsi un pò nella
bottega di Asvero; ma questi lo respinge. Allora Gesù, per penitenza, lo
condanna a errare interminabilmente sino alla fine dei tempi. Così Asvero
diventa il simbolo del popolo ebraico, disperso nel mondo dopo la distruzione
di Gerusalemme.
E' una leggenda narra che
nell'inverno del 1542 l'arcivescovo di Schleswig lo avrebbe visto in una Chiesa
di Amburgo, durante una funzione, vestito di cenci e a piedi nudi, che dava
segni di tormentosi rimorsi ogniqualvolta sentiva pronunciare il nome di
Cristo.
Il tema dell'ebreo errante, purtroppo
strumentalizzato a volte per scopi antisemitici, riappare spesso nella
letteratura tra il XIII e il XIV secolo, in racconti e poemi spagnoli,
francesi, inglesi e italiani, sotto vari nomi. Dopo Goethe e Schiller, i poeti
romantici tedeschi e in inglese ne fanno il simbolo di un certo desiderio di
morte. E' la vecchia leggendo, con le illustrazioni di Gustave Doré, ispirò
allo scrittore francese Eugène Sue il romanzo L'Ebreo errante.
FONTE:
Titolo: La vera storia di Gesù; Editore: San Paolo; a cura di Gianfranco Ravasi
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