Parte 7
Il celebrante pronunciò le parole
della <<Consacrazione>>. Era
una persona di statura normale, ma all'improvviso cominciò a crescere, a
riempirsi di luce, di una luce soprannaturale tra il bianco e il dorato che lo
avvolgeva, e diventata fortissima nella parte del volto, tanto che non si
potevano più vedere i suoi lineamenti. Quando ha sollevato l'ostia, ho visto
che le sue mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. Era
Gesù!...
Era Lui, che con il Suo Corpo avvolgeva quello del celebrante come se
circondasse amorosamente le mani del signor Arcivescovo. In quel momento,
l'Ostia cominciò a crescere e a crescere in modo enorme e in essa, il Volto
meraviglioso di Gesù che guardava verso il Suo popolo.
Istintivamente abbassai la testa e
Nostra Signora disse: <<Non
distogliere lo sguardo, alza gli occhi, contemplalo, incrocia il tuo sguardo
con il Suo e ripeti la preghiera di Fatima: Gesù mio, io credo, adoro spero e
Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non
sperano e non Ti amano. Perdono e Misericordia... Adesso digli quanto lo ami,
rendi il tuo omaggio al Re dei Re>>.
Vi dico,
pareva che Dall'Ostia enorme guardasse solo me, ma seppi che contemplava allo
stesso modo ogni persona, pieno di amore... quindi chinai il capo fino ad avere
la fronte a terra, come facevano tutti gli Angeli e i beati del Cielo. Per una
frazione di secondo, pensai che era lo stesso Gesù che avvolgeva il corpo del
celebrante e nello stesso tempo si trova nell'Ostia, che quando il celebrante
l'abbassava, diventava nuovamente piccola. Avevo le guance piene di lacrime,
non potevo uscire dal mio stato di meravigliato stupore.
Non appena il Monsignore iniziò a
pronunciare le parole di consacrazione del vino, insieme alle sue parole,
incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo.
La Chiesa non aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente
quella luce che brillava nell'Altare.
All'improvviso sospeso in aria, vidi
Gesù, crocefisso, dalla testa fino alla parte bassa del torace. Il tronco
trasversale della croce era sostenuto da grandi e forti mani. Dal centro di
quello splendore, si distaccò un piccolo lume come una colomba molto piccola e
molto brillante che , fatto velocemente il giro di tutta la chiesa, si posò
sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo che continuava ad essere Gesù,
perché potevo distinguere la Sua capigliatura sciolta, le Sue piaghe luminose,
il Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo Volto.
In alto, Gesù crocefisso stava con
il viso reclinato sulla spalla destra. Si vedevano sul volto e sulle braccia i
segni dei colpi e delle ferite. Sul costato destro, all'altezza del petto, vi
era una ferita da cui usciva a fiotti verso sinistra del sangue, e verso destra
qualcosa che sembrava acqua, però molto brillante; ma erano piuttosto fasci di
luce quelli che si dirigevano verso i fedeli, muovendosi a destra e a sinistra.
Mi stupiva la quantità di sangue che traboccava dal Calice e pensai che avrebbe
impregnato e macchiato tutto l'altare, ma non ne cadde una sola goccia!
In quel momento la Vergine disse: <<Te lo ripeto, questo è il miracolo
dei Miracoli, per il Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento
della Consacrazione, tutta l'assemblea viene trasportata ai piedi del Calvario,
nel momento della Crocifissione di Gesù.>>
Può qualcuno
immaginarselo? I nostri occhi non lo possono vedere, ma tutti siamo là, nello
stesso momento nel quale lo stanno crocefiggendo e mentre chiede perdono al Padre,
non solamente per quelli che lo uccidono, ma per ognuno dei nostri peccati: <<Padre, perdonali perché non sanno
quello che fanno!>>
FONTE: Sito
web "Profezie per il Terzo Millennio Catalina Rivas"
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