lunedì 27 aprile 2015

ASSENZA DEL GOVERNO SULL' EUGENETICA



        Il Governo Renzi rinuncia a mettere argini all’introduzione nel nostro ordinamento di un principio molto pericoloso di tipo eugenetico. L’ammissibilità della selezione eugenetica dei nascituri rischia, infatti, d’avvelenare il tessuto della nostra convivenza civile, contribuendo al diffondersi di un’idea di società capace di accogliere solo i sani e i forti e non già i fragili e i malati. Si tratta un germe infettivo che neppure il fascismo e la stessa legge 194/78, che legalizzò l’aborto, avevano osato coltivare.

            Occorrerebbe invece riaffermare con decisione che non esiste il diritto ad avere un figlio e ancor meno il diritto ad avere un figlio sano, che la genitorialità è piuttosto un dono che presuppone gratuità e dedizione, che essa non può confondersi con il desiderio individuale.

            L’essere umano, nel suo stadio di sviluppo embrionale, si trova certamente nel momento di massima dipendenza e fragilità. Proprio per questo ha diritto al massimo della tutela.

            Un’ultima considerazione: il nostro Paese non esita a spendere forti somme nella fecondazione artificiale, ora anche eterologa; sarebbe un bel segnale se il Governo s’impegnasse per ridurre i tempi e i costi delle adozioni, sensibilmente ridottesi in Italia anche a causa di queste difficoltà.

FONTE: Presidente del Movimento per la Vita

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