Vi propongo oggi una riflessione di Carlo Nesti sulla nota vicenda accaduta di recenti agli sportivi Alex Schwazer e Carolina Kostner.
Cerchiamo di riflettere non sugli errori degli altri ma sui nostri, soprattutto considerando che il Signore è pronto a perdonare non solo noi ma anche gli altri....
Tobia
FEDE
E SPORT – DICEMBRE 2014 – KOSTNER – C’E’ GIUSTIZIA E GIUSTIZIA
Il 28 novembre non è il giorno di
una brutta caduta sul ghiaccio, e di una gara persa, per Carolina Kostner.
E’ il giorno in cui la Procura
antidoping del Coni chiede 4 anni e 3 mesi di squalifica nei suoi confronti,
con l’accusa di complicità nell’elusione di un controllo, da parte del
fidanzato di allora, Alex Schwazer.
Tutti abbiamo il desiderio di
combattere il doping, ma senza una inutile “caccia alle streghe”. Siamo
dinanzi, infatti, ad un palese paradosso, una assurdità che, alla fine,
punirebbe chi tace, più di chi delinque.
Per Carolina, infatti, sono stati
chiesti 9 mesi di squalifica in più di Schwazer, e cioè di colui, che ha
commesso il reato.
Oltretutto, nel caso della omessa
denuncia, credo sia necessaria una chiave di lettura speciale, che per i “non
cristiani” magari è buonismo, ma per i “cristiani” è Vangelo: è Parola di Gesù.
La giustizia divina, infatti, spesso
si distanzia molto da quella terrena, perché antepone il cuore alla legge,
prevede il perdono, ed esalta la Misericordia.
Carolina, probabilmente, ha tentato
più volte di dissuadére l’ex fidanzato, ma, l’amore che la legava a lui ha
prevalso sul dovere davanti alle regole. La pensa allo stesso modo persino il
Presidente del Coni: Giovanni Malagò.
L’omessa denuncia non equivale
sempre, almeno per i credenti, ad una colpevole omertà. Valutare i casi
specifici, compresi i vincoli affettivi fra gli individui, non è un regalo, ma
un diritto delle persone coinvolte.
Nessun commento:
Posta un commento