Che cosa è
la bioetica laica?
Intendiamo per bioetica laica in
senso lato quella che non fa riferimento alcuno alle fonti e ai criteri della
teologia morale cristiana o alle regole morali di altre religioni e si avvale
delle indicazioni provenienti dalle molte correnti della filosofia
contemporanea. In senso più circoscritto intendiamo per bioetica laica la
bioetica anglosassone, che si è configurata proprio con la pretesa di superare
ogni approccio parziale.
E' particolarmente istruttivo ai
fini della comprensione della struttura teorica della bioetica laica, trattare
il caso della fecondazione artificiale? A quali conclusioni perviene la
bioetica laica, trattare il caso della fecondazione artificiale? Per rispondere
alla domanda è sufficiente presentare il pensiero del medico filosofo
statunitense H.T. Engelhardt.
Il contesto della riflessione di
H.T. Engelhardt è quello di una concezione del rapporto uomo-donna, nel quale
l'uomo utilizza tutti i mezzi disponibili per assoggettare la natura e controllarne
gli effetti indesiderati. L'uomo non ha alcun dovere di soggezione nei
confronti della natura, anzi è suo diritto rimodellarla secondo i suoi bisogni,
con i mezzi di cui dispone. L'idea che i figli siano un dono di Dio è del tutto
assente dalla sua prospettiva. Ma assente è anche l'idea che i figli possano
essere <<un dono>>, cioè altro rispetto al desiderio e all'azione creatrice dei genitori.
Se si può affermare che un infante
non è meritevole di tutela in quanto non è persona, ciò dipende dal non riconoscimento
di una dignità intrinseca all'essere umano. La posizione di Engelhardt coincide
con quella di quanti ritengono che la natura dell'uomo sia irrilevante che per
la morale e per il diritto: in altri termini, i valori, i principi e le regole
di comportamento vanno decisi a prescindere dalla considerazione della natura:
<<Non è possibile appellarsi al disegno di un creatore o a un ambiente
ideale.>>
Negazione del valore normativo della
natura e principio della natura e principio di autonomia individuale concorrono
nell'attribuire alla vita dell'uomo un valore relativo, subordinato
all'arbitrio dell'uomo: è l'uomo che fa, programma la realtà e la sua stessa
vita.
Bisogna considerare anche la
fecondazione in vitro finalizzata non alla generazione ma alla produzione di
embrioni per la sperimentazione e l'acquisizione di conoscenza.
La bioetica deve trovare il suo senso
nelle relazioni sociali. Il tessuto sociale, messo in fluttuazione
dall'apparato scientifico-tecnologico, va rinormativizzato secondo il senso
umano oggettivo. I principi della bioetica hanno sostanza relazionale,
espressione della necessaria relazione umana, basata sulla solidarietà e sulla
reciprocità. Questa reciprocità è base della morale, e la violazione della vita
dell'altro comporta la violazione della propria vita.
Il principio
di socialità
Il principio di socialità impegna
ogni uomo alla costruzione del bene comune di tutti gli uomini. Si consideri la
vita del singolo e la sua salute come bene personale e sociale insieme. Ogni uomo
che promuova la propria vita e salute promuove il bene della società, e così la
società che promuove la vita e la salute del singolo promuove il bene di tutti
(si pensi all'inquinamento o alle epidemie).
il principio
di sussidiarietà
Ogni uomo è il primo responsabile
della propria salute, e ha il diritto-dovere di operare per salvaguardarla.
Dove il singolo non è in grado di provvedere adeguatamente alla tutela della
propria vita e salute, la società deve intervenire per assicurargli il
raggiungimento degli obiettivi essenziali.
Il grande dibattito sul controllo
delle nascite, la sterilizzazione, la legalizzazione dell'aborto, l'ingegneria
genetica, la riproduzione artificiale, i trapianti di organi e di tessuti,
l'eutanasia e l'accanimento terapeutico, e il bisogno di cure nei paesi in via
di sviluppo, hanno convinto la Chiesa cattolica a formulare una successione di
risposte dottrinali e di dichiarazioni.
Eccone i più
importanti:
Humanae
vitae di Paolo IV - Familiaris consortio di Giovanni Paolo II - Carta dei
diritti della famiglia - Lettera alle famiglie di Giovanni Paolo II -
Dichiarazione sull'aborto procurato - La sterilizzazione negli ospedali
cattolici - Dichiarazioni su alcune questioni di etica sessuale - Dichiarazione
sull'eutanasia - Donum vitae - Veritatis splendor - Carta del personale della
sanità - Evangelium vitae - Mulieris dignitatem - Dimensione etiche e pastorali
delle tendenze nella popolazione. Instrumentum laboris. Il dipartimento del
Consiglio mondiale delle Chiese, organizzazione alla quale appartengono più di
300 Chiese nel mondo, ha presentato nell'agosto 1989 un importante documento di
sintesi sulle questioni bioetiche.
EMMANUELE
FONTE:
Autore: Michele Aramini; Titolo: Bioetica e religioni; Editore: Editrice
Paoline.
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