sabato 20 dicembre 2014

BIOETICA



Che cosa è la bioetica laica?

            Intendiamo per bioetica laica in senso lato quella che non fa riferimento alcuno alle fonti e ai criteri della teologia morale cristiana o alle regole morali di altre religioni e si avvale delle indicazioni provenienti dalle molte correnti della filosofia contemporanea. In senso più circoscritto intendiamo per bioetica laica la bioetica anglosassone, che si è configurata proprio con la pretesa di superare ogni approccio parziale.

            E' particolarmente istruttivo ai fini della comprensione della struttura teorica della bioetica laica, trattare il caso della fecondazione artificiale? A quali conclusioni perviene la bioetica laica, trattare il caso della fecondazione artificiale? Per rispondere alla domanda è sufficiente presentare il pensiero del medico filosofo statunitense H.T. Engelhardt.

            Il contesto della riflessione di H.T. Engelhardt è quello di una concezione del rapporto uomo-donna, nel quale l'uomo utilizza tutti i mezzi disponibili per assoggettare la natura e controllarne gli effetti indesiderati. L'uomo non ha alcun dovere di soggezione nei confronti della natura, anzi è suo diritto rimodellarla secondo i suoi bisogni, con i mezzi di cui dispone. L'idea che i figli siano un dono di Dio è del tutto assente dalla sua prospettiva. Ma assente è anche l'idea che i figli possano essere <<un dono>>, cioè altro rispetto al desiderio  e all'azione creatrice dei genitori.

            Se si può affermare che un infante non è meritevole di tutela in quanto non è persona, ciò dipende dal non riconoscimento di una dignità intrinseca all'essere umano. La posizione di Engelhardt coincide con quella di quanti ritengono che la natura dell'uomo sia irrilevante che per la morale e per il diritto: in altri termini, i valori, i principi e le regole di comportamento vanno decisi a prescindere dalla considerazione della natura: <<Non è possibile appellarsi al disegno di un creatore o a un ambiente ideale.>>

            Negazione del valore normativo della natura e principio della natura e principio di autonomia individuale concorrono nell'attribuire alla vita dell'uomo un valore relativo, subordinato all'arbitrio dell'uomo: è l'uomo che fa, programma la realtà e la sua stessa vita.

            Bisogna considerare anche la fecondazione in vitro finalizzata non alla generazione ma alla produzione di embrioni per la sperimentazione e l'acquisizione di conoscenza.

            La bioetica deve trovare il suo senso nelle relazioni sociali. Il tessuto sociale, messo in fluttuazione dall'apparato scientifico-tecnologico, va rinormativizzato secondo il senso umano oggettivo. I principi della bioetica hanno sostanza relazionale, espressione della necessaria relazione umana, basata sulla solidarietà e sulla reciprocità. Questa reciprocità è base della morale, e la violazione della vita dell'altro comporta la violazione della propria vita.

Il principio di socialità

            Il principio di socialità impegna ogni uomo alla costruzione del bene comune di tutti gli uomini. Si consideri la vita del singolo e la sua salute come bene personale e sociale insieme. Ogni uomo che promuova la propria vita e salute promuove il bene della società, e così la società che promuove la vita e la salute del singolo promuove il bene di tutti (si pensi all'inquinamento o alle epidemie).

il principio di sussidiarietà

            Ogni uomo è il primo responsabile della propria salute, e ha il diritto-dovere di operare per salvaguardarla. Dove il singolo non è in grado di provvedere adeguatamente alla tutela della propria vita e salute, la società deve intervenire per assicurargli il raggiungimento degli obiettivi essenziali.

            Il grande dibattito sul controllo delle nascite, la sterilizzazione, la legalizzazione dell'aborto, l'ingegneria genetica, la riproduzione artificiale, i trapianti di organi e di tessuti, l'eutanasia e l'accanimento terapeutico, e il bisogno di cure nei paesi in via di sviluppo, hanno convinto la Chiesa cattolica a formulare una successione di risposte dottrinali e di dichiarazioni.

Eccone i più importanti:

Humanae vitae di Paolo IV - Familiaris consortio di Giovanni Paolo II - Carta dei diritti della famiglia - Lettera alle famiglie di Giovanni Paolo II - Dichiarazione sull'aborto procurato - La sterilizzazione negli ospedali cattolici - Dichiarazioni su alcune questioni di etica sessuale - Dichiarazione sull'eutanasia - Donum vitae - Veritatis splendor - Carta del personale della sanità - Evangelium vitae - Mulieris dignitatem - Dimensione etiche e pastorali delle tendenze nella popolazione. Instrumentum laboris. Il dipartimento del Consiglio mondiale delle Chiese, organizzazione alla quale appartengono più di 300 Chiese nel mondo, ha presentato nell'agosto 1989 un importante documento di sintesi sulle questioni bioetiche.

EMMANUELE
FONTE: Autore: Michele Aramini; Titolo: Bioetica e religioni; Editore: Editrice Paoline.

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