IL NOME
Il nome <<Bibbia>>
deriva dal plurale greco Biblia che significa letteralmente <<i
libri>>. E' un termine usato a partire dal III sec. d.C., passato poi nel
latino del Medioevo nella stessa forma, Biblia, da cui è derivato il nostro
<<Bibbia>>, il "Libro" per eccellenza. Sotto questo
vocabolo si raccolgono 46 libri scritti prima di Cristo e
chiamati
tradizionalmente <<Antico Testamento>> e 27 libri sacri cristiani
chiamati <<Nuovo Testamento>>. La Bibbia, quindi, si presenta al
lettore come una grande biblioteca, i cui 73 volumi si sono formati lungo un
ampio arco di tempo, che va dal X sec. a.C. a più di 50 anni la risurrezione di
Gesù.
Non è quindi un'opera uscita di
getto dalle mani dei suoi autori. prima di essere fissata nello scritto, parecchi
suoi libri vennero raccontati e tramandati solo a viva voce, grazie alla
straordinaria capacità di memoria degli antichi orientali. Il termine
<<testamento>>, usato per designare le due grandi parti della
Bibbia cristiana, va compreso nel senso di <<alleanza>>, che unisce
Dio all'uomo e al suo popolo. L'Antico Testamento è scritto prevalentemente in
ebraico, e narra le vicende del popolo d'Israele, scelto da Dio per trasmettere
il suo messaggio di salvezza. Il Nuovo Testamento, scritto in greco, contiene
la predicazione di Gesù (Vangeli) e degli Apostoli (Atti, Lettere, Apocalisse).
Queste due grandi parti della Bibbia si illuminano a vicenda.
EMMANUELE
FONTE:
Titolo: Nuova guida alla Bibbia; Autore: Gianfranco Ravasi; Editore: San Paolo
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