2) Il
dolore è quantificabile, la sofferenza non lo è
Esiste una
soglia di tolleranza del dolore, sotto la quale lo stimolo aggressivo non è
ricevuto come dolore. Esistono tuttavia dei mezzi terapeutici (es. metodi:
psicofisiologici = rilassamento, concentrazione mentale, spostamento
dell'attenzione ....; chemioterapici = alcuni neurolettici; chirurgici =
lobotomia frontale), che alzano la soglia di tolleranza del dolore. Questo non
avviene per la sofferenza, poiché essa non è legata proporzionalmente al
dolore; infatti un dolore violento può essere vissuto senza sofferenza e, al
contrario, un piccolo dolore può produrre sofferenza.
Esempio: Uno
schiaffo può provocare un piccolo dolore, ma la sofferenza sarà tanto più
grande quanto più è forte il legame affettivo con chi dà lo schiaffo.
- Una ferita
fisica grave, dovuta ad un atto eroico di salvataggio, produce un grande
dolore, ma senza sofferenza, anzi, nella gioia di avere salvato una vita umana.
IMPORTANTE
CONSEGUENZA:
L'uomo quando dà o non dà senso a ciò che vive, è capace di abbassare o di
alzare la soglia di tolleranza del suo dolore.
3) Il
dolore ha una durata che non è sovrapponibile a quella della sofferenza.
Dopo l'aggressione, abitualmente il dolore scompare, mentre la sofferenza può
persistere.
Esempio: l'amputazione di una gamba provoca una sofferenza
persistente al di là del dolore del trauma, il quale trauma termina la fine del
processo di cicatrizzazione. Così la memoria della sofferenza non è
sovrapponibile all'intensità del dolore. Esempio: la memoria di un parto
vissuto bene non è ricordato in termini di sofferenza, ma di gioia; al
contrario non si dirà altrettanto del ricordo di una crisi di colica nefritica.
IMPORTANTE
CONSEGUENZA:
Il provare dolore passa, l'avere sofferto non passa; perciò non si può fare
una equivalenza o una sovrapposizione fra il dolore e la sofferenza.
Conseguenze
antropologiche dell'approccio biologico
- Dolore-sensazione:
fa parte delle sensazioni che Dio ci ha dato. Esso svolge un ruolo
protettivo dell'integrità fisica nell'ambiente circostante.
Và quindi
rispettato.
- Dolore-distruttore:
Và combattuto poiché oltrepassa il suo scopo di semplice segnale d'allarme per
diventare lui stesso aggressivo; es. il dolore cancerogeno. Dolore legato alla
malattia conseguente al peccato originale, è identificabile, quindi con il male
e contro il male si combatte.
EMMANUELE
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
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