domenica 7 dicembre 2014

CONFESSO CHE...

LA  CONFESSIONE

Non so che rapporto tu abbia con la confessione, probabilmente darò un giudizio sbagliato ma con la maggior parte della gente quando si cade su questo discorso, specialmente quando ho di fronte a me persone che a messa vanno poco, le risposte che mi sento dire sono sempre le stesse: “Perché dovrei  andare a dire i fatti miei a un prete? Loro ascoltano tutti i fatti degli altri!” oppure “un prete cosa vuoi che ne sappia della vita con gli altri?” o magari semplicemente per vergogna….  

La prima cosa che è importante sapere è che più spesso ti confessi meglio è, e ti assicuro che cambierà anche il tuo rapporto con gli altri, oltre a sentirti pulita/o dentro comincerai a ragionare non più con la tua testa ma con quella di Gesù, nel senso che devi ricordarti in ogni momento che sei cristiana/o (“Testimoniate il Signore con la vostra vita”) e ragionare come ragiona Lui: ho davanti a me una persona, cosa risponderebbe Gesù? Come si comporterebbe la posto mio?
A questo punto nel tuo esame di coscienza dovrai basarti proprio sul tuo comportamento prendendo Cristo come confronto…
Ti possono aiutare i comandamenti, sempre ricordando che alla fine quello principale è “ama il prossimo tuo come te stesso”… anche qui si potrebbe discutere molto perché, ti faccio un esempio, spesso basta una semplice virgola…. “ama il prossimo tuo come te stesso” o “ama il prossimo tuo , come te stesso” nel primo caso intendo che devo amare il mio prossimo come se fosse me,  nel secondo caso invece devo amare il mio prossimo e allo stesso modo devo amare me stesso; noi siamo “TEMPIO DI DIO” perciò dobbiamo amarci, il Signore ci ha creati per vederci soffrire? Ma assolutamente no! Tanto è vero che ci aveva pure messi nel Paradiso terrestre, si prendeva cura di noi ed eravamo immortali… poi il nostro IO ha prevalso sul resto e ci siamo complicati la vita…
Se prendiamo un comandamento a caso però ti farò notare che, purtroppo, questo   è spesso  sorvolato….  Prendiamo il quinto comandamento: “Non uccidere”.   Se io andassi a confessarmi, pensando al quinto comandamento direi: “Beh non ho di sicuro ammazzato! Non lo faccio nemmeno con le formiche, figuriamoci se ho ucciso una persona!!”, in realtà non è proprio così… ne uccido parecchie durante la settimana anche io… lo hai fatto anche tu!  In psicologia urlare contro qualcuno significa dirgli: “Vorrei che tu non esistessi” significa proprio volere che questa persona che hai davanti avresti preferito non fosse nemmeno nata e quindi stai uccidendo quella persona….   Quanti  giorni urli alle persone? Ognuno di noi magari incontra nella sua vita persone con le quali non si trova bene a pelle o ha comportamenti diversi dai nostri… la frase da dire dentro di noi riferita a quelle persone è “Ti perdono perché non sei come vorrei che tu fossi”…interessante no?

Altro punto di discussione è il fatto che spesso di dica: “perché devo dire le mie cose ad un prete? Cosa vuoi che ne sappia? E poi questi si fanno sempre i fatti degli altri!!!” Sicuramente i preti tutto vorrebbero tranne che stare tutta la giornata ad ascoltare le cose degli altri…. Uno psicologo o uno psichiatra lo fanno perché sono pagati apposta per questo… ma un prete che magari tutta la giornata si trova a confessare persone anziane   che dicono sempre le stesse cose… non è proprio piacevole… Eppure lo fanno per guadagnare anime a Dio.
Per il fatto “che ne vuoi che ne sappia”… i preti vivono proprio per questo alcuni periodi di seminario tutti insieme in comunità per comprendere cosa vuol dire vivere con altre persone… e sapersi relazionare anche loro….
Cosa importantissima…. Il prete nel confessionale diviene “in persona christi”….questo nessuno lo sottolinea! Cosa vuol dire? Il prete inizia a chiederti i tuoi peccati e alla fine se ti vede pentito  dice: “Io ti assolvo dai tuoi peccati” Attenzione!!! Fermati e rifletti! Come:  “TI ASSOLVO?”, “IO”? Si IO perché in quel momento non è il prete che ti assolve, un uomo non ti può assolvere! Ma in quell’istante lui sta impersonando Cristo,  e ha il potere di perdonare i tuoi peccati! Un uomo non potrebbe farlo….

Buon cammino
Tobia


1 commento:

  1. Questa riflessione mi porta a chiedermi cosa sia per me la confessione. La prima risposta che darei è questa: è il mezzo più sicuro e immediato per tornare a essere bambini, nel senso di semplici e puri. Puri perché Gesù, come ha sparso il Suo sangue sul calvario, durante la via crucis e la crocifissione, rendendolo il luogo più santo della terra, così lo sparge, nel sacramento della confessione, sulla nostra anima rendendola pura e santa. L’anima trasmette al cuore questo suo stato di beatitudine e il cuore ne gioisce perché si sente leggero, finalmente liberato da tutti i pesi che lo opprimevano. Così ci pervade la gioia, la gioia di sentirci perdonati e quindi immensamente amati, addirittura da Dio… e in noi rinasce la fiducia, la purezza, la semplicità dei bimbi…

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