AL CUORE
DELLA CRISI ATTUALE: LA RIVOLUZIONE ANTROPOLOGICA.
Le cronache quotidiane - forse
sarebbe meglio dire le cronache <<orarie>>, visto il diffondersi
dei notiziari televisivi <<24 ore su 24>> - ci sommergono
d'informazione e di commenti più o meno ampi, in un autentico tsunami, il cui
effetto ultimo, mediamente, è quello di frastornare, sconcertare e disorientare
lo spettatore e l'ascoltatore.
Non si tratta solo della qualità di dati e
d'immagini che ci piovono addosso: è anche il <<taglio>> con cui
essi vengono confezionati e la frequenza e la ripetitività con cui sono
propagati. Di norma, a <<bucare>> la pagina o lo schermo sono le
notizie più eclatante per <<magnitudine>> o per lo status delle persone
e delle autorità coinvolte: gli scandali e le <<fughe in avanti>>
di qualunque tipo: morale, scientifico, legislativo, criminale, in una
escalation che privilegia sempre l'eccesso, ciò che è orrido, clamoroso
rispetto all'ordinario, trasgressivo se confrontato con il <<normale>>.
E in genere ciò che colpisce e che s'imprime con maggior forza sono i titoli,
gli <<strilli>>, i sottotitoli, piuttosto che i contenuti. Non è
una novità che il male fa rumore, mentre il opera in silenzio: però, quello cui
assistiamo è veramente una forma di censura - quando non di persecuzione -
mediatica del bene e la simmetrica apoteosi di tutto ciò che è sordido, infimo,
bruto, che smuove non le zone <<nobili>> della personalità umana,
ma i suoi <<bassifondi>>, la dove l'uomo razionale confina con
l'uomo di Neanderthal e il vir con l'homo.
Vi è però da dire che non si tratta
soltanto di una deformazione voluta, anche se per certo quanto accennato
rientra in un disegno non casuale, alle cui radici il buon senso - e non
letterature fantasiose - ci suggerisce stiano persone in carne e ossa, forse
non <<complottisti occulti>>, ma di sicuro circoli potenti
interessati a far evolvere il mondo in un certo modo e in una determinata
direzione, quella in cui non trovano più spazio visioni filosofiche,
antropologiche e sociologiche di tipo teistico-organico come quelle che la
civiltà cristianità ha conosciuto per secoli, anche se dal 1789 hanno iniziato
a declinare.
E' la condizione reale e concreta
del nostro popolo e delle nostre società, a Occidente come a Oriente, a Nord
come a Sud, a essere profondamente malata e a produrre quegli epifenomeni
negativi che poi vanno ad affollare in maniera abnorme le cronache.
Una condizione di meccanismo
scivolamento lungo un piano inclinato che ai nostri giorni sta assumendo
caratteri di rotolamento, se non di frana e di valanga. Non che questo
slittamento, come avviene in natura, non produca moti di segno contrario:
tuttavia i riflussi, i coaguli in senso contrario al mainstream, che si creano
ai margini, sono forse in grado talora di rallentare la corrente, ma non di
bloccare, né, tanto meno, d'invertire il trend.
Non è questione di vedere le cose in
maniera pessimistica - il pessimista è colui che vede solo e sempre gli aspetti
negativi di una situazione - né d'indossare i panni di quei <<profeti di
sventura>> criticati da Papa san Giovanni XXIII (1958-1963) nel discorso
di apertura del Concilio Vaticano II (1962-1965). Si tratta invece di essere
realisti, di prendere atto, sulla base di una informazione oggettiva e non
esigua, di quello che accade veramente, di come si configura in concreto la
condizione presente e di valutarla razionalmente e serenamente, confrontandola
con uno standard di normalità che riflette non quello che ci piace di più, né
situazioni idealizzate - <<quando ero piccolo>> o <<quando
ero giovane>>... -, bensì con un insieme di principi e di valori che
<<si addicono>> alla creatura umana nella prospettiva del suo
sviluppo armonico, come persona e come collettività, e del suo destino ultimo e
trascendente.
L'articolo prosegue cercando di
vedere <<che ora è>>, quali sono i problemi <<dell'ora
presente>> e a descrivere i caratteri principali del momento attuale. Si
possono estrapolare un paio di concetti come segue:
1) ...alcuni
ultrapotenti regneranno su una massa anomica e indifferenziata d'individui, un
pò come nelle tragiche profezie <<laiche>> protonovecentesche di
George Orwell, di Aldous Huxley e di don Robert Hugh Benson particolarmente
apprezzato da Papa Francesco.
2) ... la
Rivoluzione protestante del secolo XVI, che spacca la Cristianità e introduce
l'individualismo e la democrazia nella società religiosa.
Oggi siamo alla fine, agli esiti
ultimi, della quarta fase e forse ultima di questo processo, una fase che si è
aperta con l'affiorare del nichilismo individualistico e del decostruttivismo
filosofico e sociale negli anni intorno al 1968.
Ai nostri giorni tutto quello che è
desiderio individuale, vero o presunto, benefico o nocivo al singolo,
favorevole al bene collettivo od ostile, viene trasformato in diritto e, quindi,
in leggi, indipendentemente dal fatto che quel desiderio appartenga a una
minoranza, talora insignificante, e che metta a repentaglio istituti essenziali
per la vita sociale o vada a discapito dei diritti delle maggioranze.
In primis, il declino della presenza
del dato religioso nello spazio pubblico si è spinto ormai quasi ovunque allo
stadio dell'insignificanza.
Pillole contraccattive-abortive;
educazione sessuale nelle scuole anche dell'infanzia; teoria del gender;
divorzio breve; famiglie di fatto; diritto all'aborto; manipolazioni degli
embrioni; legge n. 40 del 2004; matrimoni omosessuali; diritto all'eutanasia e
al suicidio assistito: Il <<solvante>> utilizzato per instaurare
tutti questi <<diritti>> è sempre il medesitmo: la libertà-uguaglianza
intesa in senso radicale.
L'altro dato che affiora è che tutto
ciò avviene in un contesto di dilatazione della sfera pubblica e di
<<asciugatura>> o d'irrigidimento delle normali prassi
democratiche.
Sotto il primo aspetto, non si può
non osservare come lo Stato avanzi ovunque a danno della società.
Nel contempo - secondo punto - le
regole democratiche sono sempre più spesso violate o forzate tanto da soluzioni
governative dirigistico-tecnocratiche, quanto dalla protervia di maggioranze
parlamentari fittizie create dalle regole elettorali.
EMMANUELE
FONTE:
Titolo: Al cuore della crisi attuale: la rivoluzione antropologica; Autore:
Oscar Sanguinetti; Articolo tratto dalla rivista Cristianità, organo ufficiale
di Alleanza Cattolica
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