lunedì 1 dicembre 2014

CORSO DI GUARIGIONE



LA SOFFERENZA UMANA (seguito)

L'Approccio biologico

Questo è necessario sia per dimostrare che il dolore e la sofferenza non sono sovrapponibili, sia per affermare che la sofferenza non è il dolore fisico. Infatti soffrire non è solamente sentire un dolore; anche gli animali sentono dei dolori, ma non soffrono. Quali sono, allora, le differenze fra il dolore e la sofferenza? La riflessione si svolgerà in tre tappe:


a) Il dolore dell'animale non è la sofferenza
b) Il dolore è quantificabile, la sofferenza non lo è
c) Il dolore ha una durata che non è sovrapponibile a quella della sofferenza.

1) Gli animali sentono dolore, ma non soffrono

La neurofisiologia ci dice che l'integrazione del dolore dipende dallo sviluppo delle aree corticali; perciò uno stimolo aggressivo provocherà una reazione protettiva più o meno elaborata a seconda che i centri cerebrali possiedono  o no le prime tre aree corticali. Esempio: il rettile avrà una reazione automatica non elaborata, perciò non dolorosa perché possiede solo la prima area corticale.

I mammiferi inferiori come il topo, hanno sviluppata la seconda area corticale, perciò possiedono una certa memoria dell'esperienza dolorosa che cercheranno di evitare attraverso riflessi o reazioni istintive di evitamento.

I MAMMIFERI SUPERIORI come il cane, la scimmia, possiedono la terza area corticale, perciò hanno un comportamento reattivo adatto; sentono il dolore affettivo, ma non soffrono. Esempio: Il cane piange per la partenza del suo padrone, vive l'immediatezza del suo dolore affettivo, ma senza sofferenza poiché non ha coscienza della durata della sua assenza, né attende il suo ritorno. Quando il padrone tornerà, ancor meno soffrirà per la paura di vederlo ripartire.
Solo l'uomo possiede la quarta area corticale, "detta associativa".

E' questa che dà all'uomo la coscienza di ciò che egli vive; ed è analizzando ciò che vive che l'uomo prende coscienza di soffrire.

Da quanto detto consegue che:

il dolore è comune al mondo animale e a quello dell'uomo, tuttavia l'uomo è il solo a possedere questa facoltà d'interpretazione del dolore che definisce la sofferenza. Ecco perché la sofferenza è propria solo dell'uomo.

EMMANUELE
FONTE : Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali

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