giovedì 4 dicembre 2014

LEGGE DI STABILITA'




            L’urgente necessità di qualcuno che si faccia carico a livello politico di difendere e rilanciare la famiglia come cellula fondamentale della società. Questo emerge dai recenti provvedimenti del governo, in particolare dalla legge di stabilità approvata senza troppo discutere alla Camera. La famiglia resta senza protezione, come ricorda il Presidente Francesco Belletti in questo comunicato del Forum delle associazioni familiari.


            «Il governo ha incassato l’ok della Camera sulla legge di stabilità ma per mettersi al riparo da imboscate ha dovuto fare un massiccio ricorso al voto di fiducia» commenta Francesco Belletti, presidente del Forum.

            «L’annichilimento del dibattito politico è stato un ulteriore e ben chiaro messaggio che conferma come le famiglie non rientrano tra le priorità dell’esecutivo e che anzi la vera priorità è smantellare l’istituto familiare per dare la precedenza all’individualismo e all’assistenzialismo.

            «Da un lato, infatti, si nega il riconoscimento dei carichi familiari nell’assegnazione del famoso ‘bonus’ di 80 euro, quasi un simulacro della politica governativa, che di fatto è un’erogazione ‘a pioggia’; dall’altro, nel giro di un mese si sono snellite le procedure per il divorzio al punto da varare quello senza separazione (sempre rigorosamente, per decreto-legge e voto di fiducia) con la scusa di alleggerire il carico dei Tribunali. Nel frattempo, come se non bastasse, al Senato sta correndo il ddl sul ‘divorzio breve’.

            «Le poche misure ‘familiari’ risultano quasi insignificanti nel complesso degli interventi e insufficienti a migliorare la situazione delle famiglie, sempre più penalizzate dalle politiche e dagli interventi dei governi degli ultimi anni come dimostrano i più recenti studi in materia. Resta una logica di sole elargizioni di emergenza, per situazioni di bisogno oggettivamente critiche, ma sulle quali manca la continuità del sostegno e la strategia politica di vedere la famiglia come risorsa.

            Ancora una volta non ci sono politiche a misura dei diritti della famiglia, su cui costruire equità e sviluppo a partire dalla famiglia, ma, interventi effimeri, selettivi, e soprattutto affidati al buon cuore del governo nel gestire gli eventuali e marginali residui di bilancio. Insomma, un altro governo della famiglia a pie' di lista.

            «Chiediamo pertanto che al Senato si possa svolgere un rinnovato e concreto dibattito sugli interventi della legge di stabilità» conclude Belletti «e soprattutto che si torni a parlare di famiglia come primario motore di sviluppo del Paese e imprescindibile fattore di coesione sociale».

Forum delle associazioni familiari
Comunicato Stampa del 1 dicembre 2014

EMMANUELE
Fonte: Comunitambrosiana di Alleanza Cattolica

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