martedì 25 febbraio 2014

L'ABORTO E' UN'OMICIDIO



        

          Qualcuno ce lo ha fatto assaporare come "emancipazione" della donna. Qualcuno ce lo ha fatto assaporare come "PASSO avanti" della tecnica e della scienza. Qualcuno ce lo ha fatto assaporare come "TECNICA avanzata" di selezione di ciò che è sano.

            Nonostante tutto resta sempre l'amaro in bocca perché l'UNICA PAROLA VERA è quella di Dio : "NON UCCIDERE" indi per cui l'omicidio è un PECCATO MORTALE; indi per cui l'aborto resta di fatto un grave crimine agli occhi di Dio e agli occhi di tutti gli uomini di buona volontà siano essi credenti e non credenti.

            Quando degli uomini politici, a capo di una nazione, decidono di istituire l'aborto facendolo passare come bene comune, ne segue inesorabilmente il declino.

            Un popolo che perde il vero senso della vita, dell'amore, dell'apertura all'altro . . .  un popolo che non sa più generare figli, non sa più fare famiglia, non sa più educare le nuove generazioni  al buon uso della sessualità. Cosa c'è di bene in tutto questo? Quando una società civile accoglie l'aborto come un mezzo per raggiungere la libertà e la felicità, non può più definirsi civile.

            Giovani donne che si scoprono troppo presto in cinta, hanno paura, non sono pronte al sacrificio, al dono di sé . . .  l'aborto è la vera via risolutiva? Giovani donne che fanno l'amore come se fosse uno dei tanti passatempi . . .  e poi se accade l'inconveniente? . . . l'aborto è la vera soluzione? Madri che uccidono la propria creatura . . . è segno di civiltà? Di vera emancipazione?

            Genitori che temono il peggio, la loro piccola creatura non è sana, non è come la immaginavano . . . l'aborto è la vera consolazione? 

            A chi vuole convincerci che una cellula non è ancora un individuo indi per cui eliminarla non è un omicidio, rispondo che su tutti i testi di biologia che la scuola pubblica ci propina, c'è scritto che una cellula, pur se piccola e senza un cervello, è la "prima pietra" posta per l'edificazione di un essere vivente tanto che ci sono o ci sono stati esseri viventi costituiti da una singola cellula. In essa c'è vita . . . perché? Perché ha la capacità di riprodursi e di generare altre cellule.

            Se io elimino una singola cellula, privo altre cellule della possibilità di generarsi, privando così ad un altro essere vivente di formarsi e di vivere. Privare della possibilità di avere vuol dire uccidere la vita  che è già insita nella singola cellula.

            Un giorno a Marthe Robin, mistica francese, vissuta nel '900, è stato domandato dove vanno i bambini abortiti e cosa fanno. La mistica rispondeva: "I bambini abortiti vivono nel cuore di Dio e pregano per le loro madri che non hanno pace".

            Signore Dio abbi pietà di tutti noi e liberaci dalla piaga dell'aborto. Amen.

GIUDITTA.

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