Il Basso
Medioevo è l'età dei frati, che salvarono l'Italia dalla secolarizzazione della
cultura rinascimentale e preparando la strada alla Contro-Riforma.
I secoli XII e XIII, furono
testimoni di un notevolissimo risveglio di attività culturale in ogni campo,
intellettuale, politico ed economico, che vide la costruzione delle grandi
cattedrali e dei grandi monasteri, la formazione delle nuove città medioevali,
lo sviluppo del diritto canonico, della filosofia scolastica e della
letteratura in lingua volgare.
La cultura della Cristianità
medioevale fu il risultato della collaborazione della società feudale con i
riformatori monastici e con il Papato riformato. Entro la fine del secolo XI il
Papato aveva preso il posto dell'impero nella leadership della Cristianità.
Quasi tutta l'Europa e una parte
considerevole del Mediterraneo Orientale
formavano una sola grande società,
unita da una fede, da un diritto e da istituzioni comuni.
Il vero fine del lavoro non era il
profitto pecuniario ma il servizio degli altri.
Ebbene, nei secoli XII e XIII lo
spirito occidentale giunse alla fine in contatto con la tradizione principale
del pensiero greco e acquistò per la prima volta una conoscenza di rigoroso
metodo scientifico e un interesse per i problemi metafisici fondamentali.
Agli occhi dei teologi, non vi era
spazio per una scienza indipendente o per una filosofia fondata sulla ragione
umana e che potesse dispensarsi dalla luce della rivelazione. La vera saggezza
era essenzialmente teocentrica: cercava la spiegazione di tutte le cose in Dio
e metteva in relazione ogni fatto dell'esperienza, ogni forma di arte e di
scienza, con la sua fonte e con il suo centro divini. L'universo, infatti, non
è altro che un riflesso o un'immagine della gloria di Dio
Grazie all'opera di san Tommaso e
del suo maestro sant'Alberto, l'Occidente fu capace di ricuperare la tradizione
del pensiero greco senza distruggere l'unità e l'integrità della visione del
mondo cristiana. Questa sintesi fu d'incalcolabile importanza per il futuro della
cultura occidentale, giacché la ricezione di Aristotele e del nuovo sapere
portò la Cristianità Occidentale ancora una volta in profondo contatto con la
grande tradizione dell'ellenismo, che doveva stimolare e fecondare la vita
intellettuale dell'Occidente. La sintesi tomista, allo stesso tempo, arricchì
il pensiero greco con la più profonda intuizione spirituale della tradizione
cristiana.
EMMANUELE
FONTE:
Titolo: La formazione della Cristianità Occidentale; Autore: Christopher
Dawson; Editore: D'Ettoris editori.
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