sabato 15 febbraio 2014

COME SI E' FORMATA LA CRISTIANITA' OCCIDENTALE PARTE IV



             Il Basso Medioevo è l'età dei frati, che salvarono l'Italia dalla secolarizzazione della cultura rinascimentale e preparando la strada alla Contro-Riforma.

            I secoli XII e XIII, furono testimoni di un notevolissimo risveglio di attività culturale in ogni campo, intellettuale, politico ed economico, che vide la costruzione delle grandi cattedrali e dei grandi monasteri, la formazione delle nuove città medioevali, lo sviluppo del diritto canonico, della filosofia scolastica e della letteratura in lingua volgare.

            La cultura della Cristianità medioevale fu il risultato della collaborazione della società feudale con i riformatori monastici e con il Papato riformato. Entro la fine del secolo XI il Papato aveva preso il posto dell'impero nella leadership della Cristianità.

               Quasi tutta l'Europa e una parte considerevole del Mediterraneo Orientale 
formavano una sola grande società, unita da una fede, da un diritto e da istituzioni comuni.

            Il vero fine del lavoro non era il profitto pecuniario ma il servizio degli altri.

            Ebbene, nei secoli XII e XIII lo spirito occidentale giunse alla fine in contatto con la tradizione principale del pensiero greco e acquistò per la prima volta una conoscenza di rigoroso metodo scientifico e un interesse per i problemi metafisici fondamentali.

            Agli occhi dei teologi, non vi era spazio per una scienza indipendente o per una filosofia fondata sulla ragione umana e che potesse dispensarsi dalla luce della rivelazione. La vera saggezza era essenzialmente teocentrica: cercava la spiegazione di tutte le cose in Dio e metteva in relazione ogni fatto dell'esperienza, ogni forma di arte e di scienza, con la sua fonte e con il suo centro divini. L'universo, infatti, non è altro che un riflesso o un'immagine della gloria di Dio

            Grazie all'opera di san Tommaso e del suo maestro sant'Alberto, l'Occidente fu capace di ricuperare la tradizione del pensiero greco senza distruggere l'unità e l'integrità della visione del mondo cristiana. Questa sintesi fu d'incalcolabile importanza per il futuro della cultura occidentale, giacché la ricezione di Aristotele e del nuovo sapere portò la Cristianità Occidentale ancora una volta in profondo contatto con la grande tradizione dell'ellenismo, che doveva stimolare e fecondare la vita intellettuale dell'Occidente. La sintesi tomista, allo stesso tempo, arricchì il pensiero greco con la più profonda intuizione spirituale della tradizione cristiana.

EMMANUELE

FONTE: Titolo: La formazione della Cristianità Occidentale; Autore: Christopher Dawson; Editore: D'Ettoris editori.

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