mercoledì 21 gennaio 2015

SENTINELLE IN PIEDI



Care amiche, cari amici,

            Se il fascismo e l'omofobia sono qualcosa di riconducibile alla violenza, veramente non si capisce perché in molte città le Sentinelle in Piedi vengano accusate di fascismo e di omofobia, con slogan, quelli sì veramente violenti, oltre che volgari.

            Del resto non è necessario essere stati presenti a una delle tante contestazioni contro le Sentinelle per rendersi conto chi sono i violenti, gli arroganti, gli indisponibili al confronto e al dialogo. Le Sentinelle, in piedi e in silenzio, non hanno mai reagito ad alcuna provocazione, nonostante gli sforzi dei contestatori che aspettano soltanto una piccola, umanissima reazione, per scatenare tutta la loro animosità pronti ad accusare le Sentinelle di essere violente.

            Eppure questo non succede, miracolosamente le Sentinelle non reagiscono, tacciono e soffrono in silenzio.

             Se qualcuno avesse la pazienza di mettersi a lato di una veglia per osservarla meglio, dall'esterno, vedrebbe mamme che mettono le mani sulle orecchie dei loro bambini perché non sentano "l'apologia dell'orgasmo" urlata dai contestatori delle Sentinelle, oppure giovani insultati a pochi centimetri di distanza da altri giovani Lgbt, che in nome della democrazia provocano e deridono.

            Ma poi, se questo qualcuno volesse riflettere di più e meglio, e se andasse vicino a questi giovani contestatori, si accorgerebbe della loro innocenza. Essi sono vittime di una cultura che non hanno inventato ma imparato da cattivi maestri, che hanno incontrato a scuola, o nei partiti democratici e antifascisti che hanno frequentato, magari sollecitati dai loro genitori. Una cultura impregnata di relativismo e di odio verso chi cerca faticosamente ma sinceramente di vivere nella verità che ha conosciuto e che si sforza di proporre ai suoi confratelli, uomini e donne, giovani e anziani, riconoscendo in loro delle persone, degne di attenzione in quanto tali, non in base al loro orientamento sessuale.

            Questi giovani che contestano le Sentinelle spesso coprono la loro tristezza con slogan urlati pieni di risentimento, di rancore, di odio. Insultano, ma non conoscono veramente  ciò che contestano.

            Per questo le Sentinelle vegliano anche, e forse soprattutto, per loro, perché trovino, magari nel silenzio, quel dono che porta la pace che altri hanno ricevuto e saputo accogliere.

EMMANUELE
FONTE:  Marco Invernizzi di Alleanza Cattolica

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