lunedì 12 gennaio 2015

CORSO DI GUARIGIONE



LA SOFFERENZA UMANA (seguito)

L'approccio Spirituale e Teologico

Alla domanda : Perché soffrire? - Quale è il senso della sofferenza? - Potremmo sostituire la domanda: "Come dare senso alla mia vita, malgrado il non-senso che presenta questa prova?".

Come risposta considereremo solo quella della Rivelazione contenuta nell'Antico e nel Nuovo Testamento, autenticata da tutta la Tradizione Patristica e l'esperienza della Chiesa. 

Considereremo:

1) La risposta legalista
2) Le spiritualità doloriste = deviazioni della Rivelazione
3) La Rivelazione = l'amore, sola risposta alla sofferenza.

1 - Risposta legalista.

Essa dice che la sofferenza è una punizione, vale a dire che Dio punisce gli sbagli dei peccatori e ricompensa le opere buone dei giusti. Tali idee intorno alla giustizia divina, che si trasmettono di generazione in generazione, sono distruttive perché ci tagliano fuori dalla Redenzione, dalla Riconciliazione e dalla Salvezza. Nel linguaggio corrente esse si esprimono così: "che cosa ho fatto di male, o Signore, perché mi capiti una tale disgrazia? ...." e, ancora, "come può un Dio buono lasciar fare tanto male specialmente ai piccoli innocenti, senza intervenire? ....".

Questa risposta legalista è espressa in molti libri dell'Antico Testamento, ad esempio il libro di Giobbe e del Qoèlet, dove la giustizia ha un aspetto antropomorfico che vela il Viso della Divina Misericordia. Sarà necessario attendere i profeti e il libro dei Salmi per intravedere un altro Viso di Dio che si rivelerà pienamente solo in Cristo. Perciò la risposta legalista è insufficiente e fermarsi a questa significa arrestare e imprigionare l'uomo della rivolta, mentre tale rivolta è solo una tappa nel lento processo di maturazione e di lutto che porterà l'uomo ad incontrarsi con Dio.

Importante: La sofferenza non è una punizione e Dio non è un aggressore; la sofferenza non è voluta, né, tantomeno, inviata da Dio. E' la nostra condizione di peccatore che è all'origine della nostra sofferenza; infatti anche se non c'è un legame diretto fra il mio peccato e la malattia che mi ha colpito, c'è, tuttavia, un legame indiretto di solidarietà con il peccato del mondo, con il peccato originale: "In Adamo, infatti, siamo tutti peccatori". (S. Paolo ai Romani)

EMMANUELE
FONTE : Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali

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