mercoledì 7 maggio 2014

LE SENTINELLE IN PIEDI TORNANO IN PIAZZA



Care amiche, cari amici

            Sabato 17 maggio a Milano, in piazza XXV aprile (MM2 Moscova), alle 18, ritornano le Sentinelle in Piedi per la loro quarta veglia silenziosa.

            In queste ultime settimane le Sentinelle in Piedi hanno continuato la loro crescente diffusione nel Paese, con la veglia a Roma, come quelle di Perugia, Lecco, Rapallo e Varese e in molte altre città, spesso per la prima volta, a volte ritornando a vegliare per la seconda o terza volta.


            Tutte queste manifestazioni segnalano una progressiva presa di consapevolezza, da parte di molta gente, del pericolo rappresentato dalla possibilità che il disegno di legge Scalfarotto diventi una legge dello Stato e vìoli la libertà dei cittadini di potere affermare che il matrimonio esiste solo fra un uomo e una donna e che un bambino ha bisogno di un papà e di una mamma.

            E questa possibilità non è remota: il ddl è ancora fermo alla commissione giustizia del Senato ma tutto fa pensare che non starà fermo per molti giorni. Ci sono ancora un certo numero di settimane, forse pochi mesi, prima che diventi legge dello Stato, ma non molto di più. Questo tempo va impiegato per costruire una rete di resistenza, organizzata ed efficiente, agile e pronta a mobilitarsi per le prossime battaglie, che verosimilmente riguarderanno le unioni civili anche fra coppie omosessuali e il diritto di queste  ultime di adottare dei bambini, figli di altri genitori o della fecondazione eterologa, che nel frattempo è stata sdoganata dalla Corte Costituzionale.

            Se le Sentinelle in Piedi crescono, il mondo moderno precipita. Non voglio essere catastrofico e soprattutto non si deve perdere o fare perdere la speranza, una virtù teologale che viene da Dio. Lui è il Signore della storia, noi possiamo soltanto offrire il nostro piccolo contributo perché ritorni a essere riconosciuta la sua regalità, anche nella società.

            Indubbiamente però il mondo non sembra offrire segni di miglioramento. Stretti fra il laicismo occidentale e il fondamentalismo islamista, che spesso usa il terrorismo come arma di lotta volta soprattutto a spaventare i cristiani, questi ultimi vengono assassinati o imprigionati con molta frequenza in Africa e in Asia. Non vanno meglio le cose in Italia, dove continua l'avanzata dell'autodemolizione del Paese sotto l'influenza dell'ideologia del gender e della diffusione della droga, che ha ricevuto nuovo slancio dalla sentenza della Consulta che ha smantellato la legge Fini-Giovanardi. Il nostro Paese conosce un pauroso inverno demografico, ma nessuno o quasi sembra rendersene conto e mettere l'aiuto alle coppie e alle famiglie al centro delle politiche governative.

            Certo, non si deve chiedere alla politica quello che non può fare, cioè convertire il cuore delle persone, che è opera di Dio e dello spirito missionario della Chiesa. Tuttavia si può e si deve chiedere alla politica di proteggere la vita e i bambini e di sostenere la famiglia, e questo non avviene. Ce ne stiamo accorgendo a poche settimane dalle elezioni europee di quanto profondo sia il vuoto della politica e la mancanza di forze di riferimento.

            Forse il segno della decadenza del mondo occidentale è simboleggiato nella sostituzione, come membro associato straniero presso la prestigiosa Accademia di Francia, del grande eroe della libertà dal comunismo, il dissidente e poi Presidente della Repubblica ceca Vaclav Havel, deceduto nel 2011, con l'ex Presidente del consiglio italiano Mario Monti. Due Europe diverse, molto distanti almeno idealmente.

            Tuttavia non bisogna lasciarsi scoraggiare. Persone desiderose di impegnarsi per la verità e per il bene ce ne sono tante. Si tratta di dare forma a queste forze, di formarle e abituarle a stare insieme, superando i personalismi che hanno sempre fatto tanto male.

            E ritorniamo così alle Sentinelle in Piedi, alla speranza che hanno sollevato, alle tante persone che guardano con affetto e simpatia a questa forma di testimonianza in un mondo sempre più disperato, una testimonianza silenziosa e ordinata, che invita tutti e non esclude nessuno, che chiede soltanto uno spazio pubblico per potere mostrare che molti desiderano che la famiglia sia la cellula fondamentale della società.  L'unica famiglia e per sempre.

Marco Invernizzi
FONTE: Dal sito di Alleanza Cattolica

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