Care amiche,
cari amici
Sabato scorso sono tornate in piazza a Milano per la quarta veglia le Sentinelle
in Piedi, così come in molte altre piazze italiane. Ormai un piccolo popolo
si sta costituendo attorno a questa pubblica testimonianza del valore
dell'unica famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna e sul
diritto del bambino di avere un padre e una madre.
Ma le Sentinelle in Piedi
sono anche una protesta contro il disegno di legge Scalfarotto che è stato
approvato alla Camera e rimane in attesa alla Commissione giustizia del Senato,
ddl che introduce, senza definirlo, il reato di omofobia e di fatto potrebbe
portare alla prigione, quando fosse approvato, i contrari al matrimonio fra
persone dello stesso sesso in quanto rei di discriminare gli omosessuali. Un
numero sempre crescente di italiani, nel corso di ogni veglia, prende coscienza
di questo pericolo incombente sulle nostre teste.
Ora, questa battaglia assomiglia alla lotta di Davide contro Golia, tante
sono le differenze fra le forze in campo. Ivan Scalfarotto è sottosegretario ai
rapporti con il Parlamento e in questa veste ha ricevuto sabato 17 maggio un
telegramma del Capo dello Stato in cui si auspica una rapida approvazione della
legge contro l'omofobia, telegramma inviato in occasione della firma di una
dichiarazione comune contro l'omofobia sottoscritta da 17 governi europei a
Malta proprio il 17 maggio e firmata dallo stesso Scalfarotto per conto del
governo italiano.
Ora Scalfarotto è anche il primo
firmatario e promotore del ddl approvato alla Camera, un disegno di legge che
divide gli italiani, che rischia di discriminare i sostenitori della famiglia
per proteggere gli omosessuali e la comunità lgbt da possibili aggressioni e
discriminazioni che sono già punite dalle leggi vigenti.
Era un telegramma dovuto, quello del
Capo dello Stato? Oppure si tratta di un intervento divisivo da parte del
Presidente della Repubblica, al quale va tutto il rispetto dovuto al ruolo istituzionale
ma, proprio per questo, mi sembra giusto ricordare che dovrebbe rappresentare
tutti gli italiani, anche quelli che da mesi stanno scendendo in piazza contro
il ddl Scalfarotto.
Davide e Golia, dicevo. Sappiamo come è andata a finire. Speriamo,
preghiamo e continuiamo a vegliare. Leggendo un buon libro.
FONTE : Marco Invernizzi di Alleanza Cattolica
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