giovedì 3 novembre 2016

MARTIRE PER UN AMICO



          Da una rassegna che si chiama "Scritti con il sangue dei martiri" ecco un articolo su Vittorio Bachelet.

            Vittorio Bachelet è stato un giurista e politico italiano. Docente universitario fu anche dirigente dell'Azione Cattolica ed esponente democristiano. Nel 1980 fu assassinato dalle Brigate Rosse in un agguato alla Sapienza.

            Non c'è niente di più bello di donare la vita per un amico. I martiri lo fanno! Donano la vita per i loro amici.



            <<In fondo, per l'uomo, il problema è tutto qui: se accetta di riconoscere o no la sua dipendenza da questo misterioso ma stupendo Amore creatore e redentore di Dio; se a questo amore sa rispondere con un atto di fede, di adorazione e di amore, o risponde invece con un atto di superbia e di rivolta: se questo amore filiale pone come centro della sua vita o pensa che se ne possa fare a meno nella massima parte della giornata, sostituendolo con la devozione al denaro, al piacere, al potere, al successo, o con la devozione a uno dei tanti miti o tiranni che si fanno idoleggiare come benefattori.

            Forse non c'è stata nessuna epoca in cui così esplicitamente e così largamente si sia negata questa dipendenza filiale dell'uomo da Dio, in cui non uno stolto solo, ma Stati e partiti che organizzano milioni di uomini abbiano ufficialmente negato l'esistenza stessa di Dio. Eppure, anche in questa nostra epoca la sete di bontà, di giustizia, di fraternità, di amore, di infinito, è scritta, è viva nel cuore dell'uomo.
 
            Anche l'uomo di oggi aspetta di essere aiutato a ritrovare l'unica legge che lo libera davvero, e che è la legge dell'amore, la legge di Dio. Legge non di vago sentimento, né solo di bonaria affettuosità, ma la legge anche di disciplina, di rinuncia, di  mortificazione, di sacrificio. Ma nessun uomo, nessun giovane e tanto meno un uomo e un giovane del nostro tempo avranno paura di disciplina, di rinuncia, di mortificazione, di sacrificio, quando saranno aiutati a capire dalle nostre parole e soprattutto dal nostro esempio che la forza liberatrice della disciplina e del sacrificio è radicata nella gioiosa risposta dell'uomo all'amore di Dio e che questa risposta non consiste nel dire con le labbra "Signore, Signore", ma nel fare appunto la volontà del Padre.

            Se sapranno scoprire questa fonte viva che alimenta la nostra legge, la legge dell'amore fedele e operoso, scopriranno quale forza liberatrice vi sia in essa di fronte a tante schiavitù della "massa", la schiavitù dell'organizzazione, la schiavitù della pubblicità, la schiavitù della moda; e come anzi quella forza liberatrice sia capace di fare di queste realtà umane - la tecnica, l'organizzazione, e persino la moda  - gli strumenti della libertà e della dignità dell'uomo, i mezzi per rispondere alla sua stupenda vocazione del figlio di Dio>>.

FONTE: Titolo: Scritte con il sangue. Vita e parole di testimoni della fede del XX e XXI secolo; Autore: Gerolamo Fazzini; Editore: San Paolo.

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