La vera
storia di Gesù. I tempi di Gesù. Un popolo oppresso. Parte 5
Una doppia
organizzazione giuridica
La Giudea (come tutta la Palestina)
non appartiene alla provincia romana della Siria, ma è un territorio autonomo,
sotto la giurisdizione di un "governatore"
o praefectus che solo in circostanze particolari è soggetto al legato imperiale
di Siria. L'impero romano adotta questa soluzione per garantire la stabilità di
quei territori caratterizzati da una particolare cultura e religione, difficile
da integrare con gli usi e costumi romani.
In questo modo la Giudea, pur
continuando a far parte dell'impero, gode di una certa libertà. Il governatore
amministra le rendite dei possedimenti imperiali e si occupa di questioni
finanziarie, giudiziarie e militari, lasciando al sinedrio un'ampia gamma di
poteri legislatori ed esecutivi.
Esistono due organizzazioni, una
giuridica e una romana, con il proprio sistema giuridico, ma il governatore ha
il diritto di portare casi particolari davanti al proprio tribunale,
soprattutto se riguardano direttamente gli interessi imperiali.
Pilato: un
sanguinario o un santo?
Ponzio Pilato fu organizzatore della
Palestina dal 26 al 36 d.C. Filone lo descrive come <<un uomo dal
carattere duro, inflessibile e protervo>>. I suoi atteggiamenti
provocarono alcune sanguinose ribellioni, come quando volle costruire un
acquedotto con il denaro del Tempio. La violenza di questo imperatore ne
provocò anche la caduta, dopo l'ennesimo bagno di sangue. Nella chiesa
monofisita copta Ponzio Pilato è oggi venerato come un santo perché si sarebbe
convertito dopo il processo a Gesù.
Sacerdoti,
farisei, anziani
L'esegesi rabbinica individua nel
consiglio dei settanta anziani affiancati a Mosè (Numeri 11,16) il primo
riferimento storico al Sinedrio, ma secondo gli studiosi è solo durante l'epoca
persiana (VI-V secolo a.C.) che esso va formandosi. Al tempo di Gesù il
Sinedrio è composto dai sommi sacerdoti, personalità guida, dai farisei,
giuristi di professione, e dagli anziani. In contrapposizione al dominio
straniero, il Sinedrio è il tribunale autoctono per tutte le questioni che
attengono alla legge ebraica.
L'esercito
di occupazione
Nei Vangeli non si parla molto dei
soldati romani. Sono poco numerosi, infatti: 3.000 uomini per tutta la
Palestina. Di solito, ogni nuovo Procuratore, che si installa a Gerusalemme,
comincia con lo scrivere a Roma per avere rinforzi. E non li ottiene quasi mai,
perché il territorio non è considerato importante nel dispositivo strategico
dell'Impero: l'esercito d'Oriente è raggruppato ad est, per far fronte ai
Parti, e a sud, per tenere in rispetto i saccheggiatori arabi.
Il procuratore di Giudea, perciò,
deve accontentarsi di un reparto di cavalleria (detto "ala", con 500
uomini) e di cinque coorti di fanteria, e non sono certo truppe scelte: si
tratta in genere di ausiliari reclutati in Samaria e in Siria, per i normali
servizi di guarnigione. Se invece scoppiano sommosse, allora intervengono a
ristabilire l'ordine le legioni stanziate in Siria, con base a Cesarea. A
Gerusalemme, la piccola guarnigione si mostra assai poco in giro.
Le disposizioni di Roma dicono di
governare con discrezione. Anche durante i grandi pellegrinaggi, quando una
coorte del procuratore arriva di rinforzo per l'ordine pubblico, ai soldati
viene comandato di restare "consegnati" nella fortezza Antonia.
FONTE:
Titolo: La vera storia di Gesù; Editore: San Paolo; a cura di Gianfranco Ravasi
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