Da oggi posteremo una serie di post sulla
preghiera tratta dal libro di François Vidil. Parte 1
Cominciamo subito con una frase
tratta dalla lettera ai Romani di San Paolo: <<Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione,
perseveranti nella preghiera>>. (Romani 12,12)
Come preghiera semplice, si può
cominciare con l'"orazione", che è una preghiera personale e
silenziosa. All'inizio pregare può essere un po imbarazzante, di fronte a se
stessi e di fronte agli altri. Se c'è, questo imbarazzo, va vinto, va eliminato
e questo si ottiene con un po di esercizio, per esempio con un po di preghiera
ogni giorno.
Ognuno di noi ha un immenso
desiderio di essere felice. Tu sai che la felicità non deriva dai piaceri, ma
dal fatto di avere buoni amici.
Bere, soddisfare la sete profonda di
incontrare Dio come un Amico: questo è pregare! Pregare è molto semplice:
incontrare Dio come un bambino incontra sua madre, dialogare con Lui come si fa
con un Amico. La difficoltà nella preghiera deriva dal fatto che non sai ancora
amare, non sei ancora abbastanza capace di dimenticare te stesso affinché Dio
occupi tutto lo spazio nel tuo cuore. Se facciamo fatica ad essere amici delle
persone possiamo sperare di vivere meglio l'amicizia con Dio?
Se vuoi pregare la prima cosa da
fare è dunque non smettere mai di gridare come i discepoli: <<Signore
insegnami a pregare>>.
Sta dunque a te prendere ciò che più
ti aiuta, costruire liberamente la tua preghiera, personalizzarla. Infatti per
pregare profondamente devi pregare secondo il tuo sentire e le tue attitudini,
o, meglio, secondo il sentire e i suggerimenti che lo Spirito ti dona. Quando
il bambino impara a camminare, è maldestro volendo far attenzione a tutto:
posare un piede, mettere l'altro davanti... Ma molto presto tutto ciò diviene
naturale: cammina senza pensarci. Lo stesso vale per la preghiera: presto il
cammino ti sembrerà facile, naturale.
Pregare è:
- metterti
alla presenza di tuo Padre, sotto il suo sguardo;
- pregare la
parola di Dio: ascoltare profondamente ciò che Dio dice a te oggi nella sua
Parola, e rispondergli con la lode, l'azione di grazie, delle domande;
- pregare la
tua vita: parlare al Padre di tutto ciò che vivi, delle gioie e delle
sofferenze, parlargli di ciò che vivono coloro che ti stanno intorno e ai quali
Dio ti invia;
- infine
ringraziarlo di questo incontro con Lui e domandargli di potere restare unito a
Lui tutta la giornata.
Come vedi pregare è semplice. Ma ciò
non significa che sia sempre facile. Tutti gli uomini e le donne di preghiera
hanno conosciuto tempi di deserto e di aridità. Li conoscerai anche tu.
L'importante è restare fedeli, perseveranti nella preghiera, come Gesù domanda.
<<Pregare
è soprattutto pensare a Dio amandolo. La migliore preghiera è quella in cui c'è
più amore>> (Charles de Foucauld).
Prepararsi
alla preghiera.
Scegli un
luogo che ti aiuti a pregare: un angolo della tua stanza o una cappella
silenziosa. Un luogo bello, intimo, pacificante, che esprima al presenza di
Dio, attraverso la penombra, delle icone, candele, fiori, incensi... E'
importante che tu ti senta a tuo agio nel luogo di preghiera, che tu lo senta
"tuo". Fissa l'ora e il tempo donato a Dio nella preghiera. Sii
fedele e regolare nell'impegno che ti prendi. Non dimenticare il valore della
preghiera di notte (Luca 6,12).
Ami il Padre? Allora, durante il
giorno, fermati, ogni tanto, qualche secondo; prendi coscienza che il Padre è
lì. Lodalo, ringrazialo, invocalo. Domandagli:<<Cosa è bene che io faccia?>>.
Non vivere solo, vivi con Lui. Decentrati da se stesso per essere centrato in
Lui. <<Quando amiamo vorremmo parlare infinitamente a colui che amiamo o
almeno guardalo infinitamente>> (Charles de Foucauld).
<<Fare tutto per la gloria di Dio>>
( 1 Corinzi 10,31)
<<Non
sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?>>(1
Corinzi 3,16)
A lunedì
prossimo 18 gennaio 2016
FONTE: Autore: François
Vidil; Titolo: IMPARARE A PREGARE Invito alla preghiera personale; Editore:
Monti
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