La Sindone
in pillole. Parte 13
Sull'immagine
dell'<<Uomo della Sindone>> si osservano circa 700 macchie di color
carminio malva, tipico del sangue disseccato, come osservò il chirurgo Barbet
durante l'ostensione del 1933. A differenza dell'impronta queste macchie
interessano i fili sia di ordito che di trama, li impregnano e sono visibili
anche dal rovescio.
Ognuna è circondata da un alone di
siero, rivelato solo dai raggi ultravioletti: ciò ne dimostra la genuinità
perché nessuno disegnerebbe ciò che non si può vedere.
Schegge di sangue disseccato, spesso
a forma di tegola essendosi staccate da una fibra cilindrica, si trovano
disperse sul panno ed ogni movimento o avvolgimento provoca ulteriore perdita
di simili particelle.
Gli americani Heller ed Adler ed il
torinese Baima Bollone, con almeno tre diversi procedimenti scientifici, hanno
dimostrato che è vero sangue umano di Gruppo AB, lo stesso del Miracolo
Eucaristico di Lanciano, avvenuto nell'ottavo secolo.
Si distingue il sangue venoso, che
cola in continuità e si ispessisce in periferia, da quello arterioso, che
sgorga a fiotti di gocce sperse: le macchie corrispondono rispettivamente a
vene ed arterie, sono quindi genuine perché la circolazione sanguigna fu
scoperta solo alla fine del secolo sedicesimo. Altro sangue si presenta più
diluito in periferia: ciò dimostra che è defluito dopo la morte.
Ogni traccia di sangue riproduce una
ferita o lesione che può essere classificata dalla Medicina Legale.
Vi sono contusioni alle ginocchia ed
al volto, le più evidenti agli zigomi; abrasioni di diversa altezza alle due
scapole; ferite lacerocontuse a forma di manubrio da ginnastica di soli 3
centimetri su quasi tutto il corpo ma sopratutto al dorso ed ai polpacci. Le
ferite da punta sulla fronte e su tutto il cuoio capelluto sono sottili ma con
notevoli emorragie; quella al polso sinistro è quadrata di circa mm 8 di lato;
un'altra trapassa il piede destro, dal suo dorso alla pianta. Infine vi è una
larga ferita da punta e taglio all'emitorace destro.
FONTE:
Autore: Prof. Giorgio Tessiore; Titolo: La Santa Sindone e il suo mistero;
Edizioni Arti Grafiche San Rocco.
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