martedì 19 gennaio 2016

CARTA DEI DIRITTI DELLA FAMIGLIA



              Riprendiamo con la parte 3 ed ultima del post, sulla Carta dei Diritti della Famiglia. L'ultimo post è di martedì scorso 12 gennaio 2016.

LETTURA E COMMENTO. 

            Senza che la famiglia venga negata, e nemmeno confutata, si accetta che accanto ad essa emergano forme di vita e di esperienza relazionale che sono apparentemente compatibili con essa, ma che nella realtà delle cose la scardinano (Vedi matrimonio omosessuale).

            La nitida affermazione del punto B del Preambolo, che vede nel matrimonio un'unione intima di vita nella complementarietà tra un uomo e una donna,appare oggi sfocata, a seguito della martellante riproposizione delle diverse forme dell'ideologia del gender, che sostengono (contro ogni buon senso) il primato della scelta soggettiva del genere nei confronti dell'oggettività della sessualità biologica.

            E' per questo che le alternative alla famiglia non vengono presentate come conflittuali rispetto ad essa, ma come semplicemente addizionali o integrative. Esse pretendono di rappresentare un di più, non un altro. Ma, comunque si vogliano vedere le cose, è un di più corrosivo: corrosivo a livello di senso comune, di psicologia sociale e della stessa auto interpretazione dell'uomo. Una corrosività della quale stiamo in questi ultimi tempi prendendo forzosamente atto, grazie ai dibattiti e alle polemiche in merito all'omoparentalità e alla stessa impossibilità linguistica di denominare queste nuove forme di genitorialità omosessuale e multipla che stanno facendo pressione, in molti paesi, per accedere a un pieno riconoscimento legale. Un riconoscimento che viene sempre più di frequente concesso (senza parlare della vecchia Europa, ormai un decimo degli stati degli USA riconoscono i matrimoni omosessuali) nella piena inconsapevolezza che la posta in gioco non è il dilatarsi dei diritti umani (come si continua a ripetere), ma il fondamento della titolarità dei diritti umani, cioè quella stessa identità della persona, che solo nella famiglia trova le sue radici. L'uomo è un animale familiare: è solo nella famiglia che egli costruisce la sua identità psicologica, linguistica, morale, culturale, relazionale, sociale.

Il post è completato.

FONTE: Titolo: Carta dei Diritti della Famiglia; Autore: ONU; Editore: Libreria Editrice Vaticana

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