mercoledì 11 dicembre 2013

FRANCESCO E LA MONDANITA' SPIRITUALE



               Il male  in cui si trova ingabbiato l’uomo moderno oscilla tra una pericolosa  indifferenza  verso le domande fondanti della vita  e una rassegnata incapacità di  trovare le risposte ad esse. Per altro il benessere (che tanto più benessere non è. ..) più che dispensare certezze e agiatezza  ha lasciato situazioni di disperazione e disagio.

        In questo contesto papa Francesco spinge  l’uomo sulla strada della misericordia e del perdono per riportarlo sulla via che conduce al Padre. La radice di tutta la crisi occidentale è la perdita del rapporto col Creatore.  Ma non è solo questo. Bergoglio, in realtà,  tiene ben largo il ventaglio del suo insegnamento e ci ha messo di fronte ad un pontificato molto più variegato e pungente di quello che molti ci vogliono far credere. Stiamo imparando che un punto chiave del suo magistero riguarda la mondanità spirituale. Essa è l’atteggiamento di molti credenti  che cercano di conciliare la fede in Gesù Cristo con lo spirito del mondo.  Una spiritualità che corregge e semplifica, concilia e giustifica.

            La mondanità spirituale non va confusa con una generica condanna della ricchezza e del  lusso materiale che avrebbe trovato facile spazio su tv e giornali. No. Riguarda tutta quella condotta cristiana, spesso ricca di buon senso e buone intenzioni,  svuotata del termine principale, cioè Cristo: «Il cristiano non può convivere con lo spirito del mondo» ammonisce papa Francesco. «La mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. E questo è un idolo, non è Dio. E’ un idolo! E l’idolatria è il peccato più forte!». 

            Diceva Madre Teresa alle sue suore che prima di portare assistenza ai poveri esse dovevano portare Cristo e per portarLo doveva prima di tutto accoglierLo , vivere di Cristo, oppure il loro apostolato non aveva senso. Il mondano , infatti, è colui che confonde l’essenza cristiana con una buona etica. La Croce, invece,  è la via contraria al mondo, unica risposta ai mali del mondo : «Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore» .

            Il rischio che si corre è grande. Non passa giorno in cui il papa non parli del demonio, sotto il quale rischia di cadere una spiritualità che non riconosce il pericoloso assopimento dello spirito: «Gesù lotta contro il diavolo: primo criterio. Secondo criterio: chi non è con Gesù, è contro Gesù. Non ci sono atteggiamenti a metà». Tutt’altro che morbide e semplificative le parole del papa sono un monito alle coscienze assopite di molti cristiani. 

           Superare la mondanità spirituale è il passo obbligato per corregge i pericolosi sbandamenti del mondo.

EMMANUELE

Fonte:
scritto da Michele Canali di Alleanza Cattolica

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