venerdì 27 febbraio 2015

"IL BUIO CEDERA' IL POSTO ALLA LUCE"

Gesù ci ha detto che quando sarà innalzato attirerà tutti a Lui…senza distinzione alcuna, perché questo è l’amore incondizionato. Tutti, nessuno è escluso dall’amore.
 Gesù si innalza con la Sua croce; la croce è spesso simbolo di sofferenza, una sofferenza che però è il primo passo verso la gioia, quella gioia che prima non si comprende, poi sembra così difficile da raggiungere e alla fine quando la croce è “innalzata” ci aiuta a farci vedere tutto in maniera diversa, perché solo dall’alto è possibile comprendere, capire, leggere ogni singolo istante della nostra vita. Gli occhi della fede sono un filtro capace di vagliare le difficoltà di tutti i giorni, perché ad ogni “rovescio” corrisponde il suo “diritto”.
Voglio proporre una famosa  e molto bella lettura di Mons. Tonino Bello sulla Croce augurandomi che possa aiutare qualche fratello nella sofferenza o “frenato” dai dubbi quotidiani.
Tobia
 
La Croce: collocazione provvisoria


Nel Duomo vecchio di Molfetta c'è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l'ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria.
La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell'opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito. Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia formula migliore per definire la Croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell'abbandono. Non ti disperare, madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra. Coraggio. La tua Croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre "collocazione provvisoria". Il calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della Croce. "Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra". Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell'orario c'è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione dalla croce. Coraggio, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.

(Tonino Bello, Il parcheggio del calvario, in Omelie e scritti quaresimali, vol. 2, p. 307, Luce e Vita)





1 commento:

  1. Grazie Tobia per averci proposto questa riflessione di don Tonino Bello. E' splendida. Imperniata di concretezza del vivere, del dolore, ma al contempo di tanto coraggio e tanta speranza.
    Leggendo queste righe mi viene alla mente un ritiro spirituale a cui ho partecipato la scorsa estate presso il Foyer de Charitè in Valle d'Aosta. Il ritiro si intitolava: Sentinella a che punto è la notte? La risposta è: la notte sta terminando e il giorno è vicino.
    Coraggio a tutti!

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