- Perché
esistono delle catastrofi naturali che causano ogni giorno sofferenza e morte
di tanti innocenti?
Tutta la
creazione è sottomessa a colui per il quale essa è stata fatta: l'uomo, rifiutando
di collaborare all'opera di Dio, il "no" dell'uomo ferisce anche
tutta la creazione, poiché l'uomo ne è il re, e se un re cade, tutto il paese
su cui regnava diventerà schiavo.
E' per
questo che l'apostolo Paolo scrive che "tutta la creazione geme nei dolori
del parto, nell'attesa della rivelazione dei figli di Dio". Il mondo è
ferito dal male; egli attende che Dio abbia definitivamente trionfato
nell'uomo, attraverso la fede in Cristo Salvatore, sul peccato e sulla morte.
- Gesù
risponde non attraverso un discorso, ma vivendo la sua sofferenza sulla croce.
Dice
Thevenot nelle sue conferenze spirituali: "Il solo modo per non sbagliarci
nell'apprendere come Dio ha affrontato la sofferenza degli uomini e come Egli
desidera che anche noi l'affrontiamo, è quello di rivolgersi senza posa a Gesù:
- Chi ha
visto me, ha visto il Padre - . Se voglio proteggermi dalle false e perverse
immagini di Dio, devo ritornare a Cristo nel Vangelo. Se voglio capire come Dio
si comporta davanti a coloro che soffrono, devo cercare come in Gesù Egli ha
assunto al sofferenza, quella degli altri e quella propria. Solamente allora
disporrò di criteri sicuri per umanizzare bene, e bene evangelizzare le mie
prove".
Conseguenza: La
sofferenza ci fa partecipi alla Redenzione e alla Gloria di Dio: alla
Redenzione non per le prove e la sofferenza in quanto tale, ma per il modo in
cui io le vivo con Cristo. Infatti non sarà mai la mia sofferenza che mi
identificherà a Dio, ma il modo in cui io la vivrò; vale a dire non assomiglio
a Dio perché ho un tumore, ma vivendo con Lui, la sofferenza del mio tumore.
Alla Gloria di Dio, perché noi soffriamo in Cristo, per essere con Lui
glorificati. (Romani 8,17-18)
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
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