Care amiche,
cari amici
Infine il Convegno
"omofobo" Difendere la famiglia per difendere la comunità (di
fina gennaio) ha avuto luogo e, grazie anche alla straordinaria campagna di
diffamazione di Repubblica e Corriere, ha visto uno straordinario
successo di pubblico.
Come hanno potuto notare le oltre
duemila persone che vi hanno preso parte non c'era nulla di omofobo nelle tante
relazioni, ma l'oggetto degli interventi riguardava la famiglia naturale, la
sua centralità politica nella vita di una comunità nazionale e la sua
importanza decisiva per il futuro di un popolo. Per questo va anzitutto
ringraziata la Regione Lombardia, una delle più importanti istituzioni
europee che ha avuto il coraggio di accogliere e fare propria la proposta di
questo convegno, mettendosi in gioco con grande generosità e tenendo duro di
fronte a tante pressioni volgari e violente da parte della stampa e delle
istituzioni nazionali ed europee. Spero di non fare torto a nessuno se
ringrazio nominativamente il Presidente Maroni, l'assessore alla cultura
Cappellini e il capogruppo della Lega Romeo e i loro staff per la
professionalità e l'entusiasmo con cui hanno fatto questo grande favore alle
famiglie lombarde e direi italiane, vista la partecipazione nazionale al
convegno.
Vanno poi ringraziate le
singole associazioni che hanno proposto questo convegno alla Regione. Anzitutto
Obiettivo-Chaire, l'associazione che nei giorni precedenti il convegno
ha patito un'aggressione mediatica inaudita fondata sulla menzogna della
"cura dei gay", quando proprio in questa associazione ho imparato a
mettere in pratica quanto insegna la Chiesa cattolica e cioè che gli
omosessuali vanno accompagnati, aiutati, rispettati e amati come persone,
indipendentemente dal loro orientamento sessuale e dall'eventuale disagio che
potrebbero provare. Va poi ringraziata la Fondazione Tempi, che ha
patito un'aggressione violenta e non solo mediatica nelle ore precedenti il
convegno, per il servizio reso dal settimanale e dal suo direttore Amicone, che
ha anche moderato il convegno. Vanno ringraziati i Nonni 2.0 per la loro
saggia presenza: si sono appena costituiti ma sono già presenti e attivi come
giovani rampanti. Infine, devo ringraziare i militanti di Alleanza Cattolica,
soprattutto i più giovani, attenti, equilibrati, disciplinati. Semplicemente
bravissimi. Ma poi soprattutto bisogna ringraziare le migliaia di persone
presenti, pazienti e ordinate, e fra loro le tantissime Sentinelle in Piedi.
E, naturalmente, i relatori Massimo Introvigne, Costanza Miriano, Mario
Adinolfi, padre Maurizio Botta, Marco Scicchitano.
Adesso che il convegno è alle
spalle, dobbiamo cominciare a pensare al futuro. Scopo del convegno era quello
di dimostrare che esiste una parte consistente di persone che non si rassegnano
a vedere equiparata la famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna a
qualsiasi altra forma di convivenza, che siano le unioni civili omosessuali
adesso o quelle poligamiche domani. Questo popolo ha risposto, o meglio ha
risposto per l'ennesima volta, dopo tanti altri convegni e tante veglie delle Sentinelle
in Piedi. La differenza, questa volta, era rappresentata dalla presenza
della Regione. Adesso bisogna andare oltre, portare l'evento di sabato 17
gennaio ovunque possibile, nelle parrocchie e nei comuni, nei centri culturali
e nelle case private, con gli oratori del convegno e con altri, che esistono e
che vanno soltanto attivati.
Infine vanno ringraziati anche gli attivisti Lgbt per la propaganda gratuita che hanno dedicato al convegno. Anche a loro vorremmo poter dire che non abbiamo rancore nei loro confronti, nonostante l'odio che è stato scaraventato contro il convegno sulla base di autentiche menzogne. A loro, e in particolare agli omosessuali non militanti, vorremmo poter dire tutta la nostra amicizia, nel ricordo di un amico carissimo che ci ha lasciato troppo presto, Bruto Maria Bruti, un medico che ha dedicato molti anni della sua vita a riflettere su uno dei più grandi problemi della nostra epoca, aiutando le vittime della rivoluzione antropologica che sta rovinando tante vite umane a risollevarsi e a trovare l'equilibrio e la pace. Dal Cielo avrà certamente sorriso e sostenuto i nostri sforzi.
Infine vanno ringraziati anche gli attivisti Lgbt per la propaganda gratuita che hanno dedicato al convegno. Anche a loro vorremmo poter dire che non abbiamo rancore nei loro confronti, nonostante l'odio che è stato scaraventato contro il convegno sulla base di autentiche menzogne. A loro, e in particolare agli omosessuali non militanti, vorremmo poter dire tutta la nostra amicizia, nel ricordo di un amico carissimo che ci ha lasciato troppo presto, Bruto Maria Bruti, un medico che ha dedicato molti anni della sua vita a riflettere su uno dei più grandi problemi della nostra epoca, aiutando le vittime della rivoluzione antropologica che sta rovinando tante vite umane a risollevarsi e a trovare l'equilibrio e la pace. Dal Cielo avrà certamente sorriso e sostenuto i nostri sforzi.
FONTE: Marco Invernizzi di Alleanza Cattolica
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