...Prima di
lasciarvi ed augurarvi una buona lettura di tutto il giornale (La Croce),
un'ultima annotazione. Guardando le centinaia di agenti in tenuta antisommossa
che hanno dovuto proteggere il nostro semplicissimo diritto di parola, il
nostro banale voler dire che i bambini nascono da un uomo e da una donna, non
ho potuto non pensare alla citazione più
nota di Chesterton che tante volte ci ripetiamo l'un l'altro:
<<La grande
marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto
diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della
strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. E' una tesi razionale quella
che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo
asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che
due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie
sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili
virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso,
impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili
come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno
strano coraggio. Noi saremo tra quanti non hanno visto eppure hanno creduto.
S'avvicina il tempo in cui una vita normale, una vita da onest'uomo, richiederà
sforzi da eroe>>.
Siamo in quel tempo. L'unico
problema è che noi non siamo eroi, ma persone con le nostre fatiche e le nostre
zoppie. Quel che possiamo prometterci l'un l'altro però è che lo sforzo lo
produrremo, a dispetto di ogni mistificazione e di ogni falsificatore della
verità. Verità di cui noi saremo, uno per uno, testimoni.
FONTE:
Quotidiano "La Croce"
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