lunedì 30 maggio 2016

SANTA GIOVANNA D'ARCO



Giovanna d'Arco,   la giovane  che  guidò  la riscossa  francese contro gli inglesi.

            Figlia di contadini è analfabeta,  animata da visioni religiose,  la giovanissima Giovanna  d'Arco   fu l'anima  della riscossa francese nella lunga guerra che oppose la Francia all'Inghilterra tra il  Trecento e il Quattrocento.  La sua fine tragica alimentò la leggenda di questa giovane donna che sentiva di essere stata chiamata da Dio per compiere una  missione:  liberare la Francia dagli inglesi.

La missione

            Jeanne d'Arc, detta  dai contemporanei la Pucelle ("la Pulzella", cioè la vergine) nacque nel villaggio di Domrémy nel 1412, in una famiglia contadina.  Analfabeta, verso l'età di 13 anni cominciò a credersi visitata da messaggeri celesti che la esortavano alla fede e ad agire per liberare la Francia dagli invasori inglesi.  la corona d'Inghilterra conservava ancora, infatti,  possedimenti feudali sul suolo nazionale francese ed era impegnata in quella che sarebbe stata poi chiamata la guerra dei Cent'anni contro la debole monarchia  di Francia.  Giovanna si convinse di essere stata incaricata di una missione:  liberare la città di   Orléans dalla presenza del nemico e far consacrare re Carlo VII nella cattedrale di Reims,  così come la tradizione della monarchia francese imponeva ( a causa della guerra fino ad allora era stato  impossibile celebrare tale cerimonia). 

La pulzella d'Orléans

            Occorreva agire.  nel 1429 Giovanna,  abbandonata la casa paterna,  si presentò a Carlo VII che le concesse di cavalcare alla testa dell'esercito che andava a soccorrere Orléans. Non aveva compiti di comando,  ma la sua singolare  presenza,  la sua armatura Bianca, il suo stendardo e la sua spada spronarono le truppe nell'azione vittoriosa. Orléans  fu  liberata a maggio,  nel giugno l'esercito francese sbaragliò  l'armata inglese  presso Patay  e  in luglio Carlo VII fu consacrato re a Reims.  Giovanna aveva animato la stanca campagna militare della monarchia di Francia e intorno al suo nome cominciarono subito a fiorire leggende. Ma a  Carlo VII questo risultato già bastava:  ai primi successi non segui una convinta persecuzione  delle azioni contro gli inglesi,  alla quale Giovanna d'Arco invece incitava.  Pur se isolata e con poche forze,  la giovane continuò così a combattere  e nel  settembre successivo fu ferita sotto le mura della città di Parigi,  che si trovava sottoposta al controllo inglese.

            Nel 1430,  mentre il nemico sì riorganizzava,  Giovanna si trovò  a condurre la lotta alla guida di una compagnia di 200 soldati italiani.  Il 23 maggio,  nei pressi di Compiègne,  cadde prigioniera nelle mani dei Borgognoni,  alleati degli inglesi,  dopo aver opposto una strenua resistenza.  Il giorno successivo fu rinchiusa in un carcere con alcuni fedeli compagni.  Il 24 ottobre,  dopo mesi passati a peregrinare da prigione a prigione,  e dopo due tentativi di  evasione,  fu ceduta agli inglesi dietro il pagamento dell'enorme somma  di 10.000 scudi d'oro.  Carlo VII non  mosse un dito per salvarla e Giovanna nel gennaio  1431  fu condotta nel castello di Rouen  di fronte  a un tribunale ecclesiastico asservito agli inglesi.

Dal  processo alla leggenda

            La comparsa sulla scena di Giovanna era stata travolgente.  Con la sua foga,  con le certezze provenienti alle sue visioni,  aveva  mutato  il corso  del conflitto.  Ma chi era Giovanna?  Una contadinella esaltata,  come forse pensò il suo re Carlo VII,  una santa o un'eretica (eresia)? Dimostrare quest'ultima tesi e demolire la reputazione di Giovanna ( così come volevano gli inglesi) fu l'obiettivo dei giudici.   Durante i durissimi interrogatori che subì,  Giovanna non rinnegò  nulla ed espose anzi con forza i principi della sua azione che mirava alla salvezza della Francia. Il processo si concluse nel maggio successivo.  Giovanna fu dichiarata colpevole  di eresia e condannata  a morte.  Un  rogo,  nella piazza del mercato di Rouen,  pose fine alla sua vita il 30 maggio 1431.

            Diciannove anni più tardi Carlo VII riconquistò la città che era stata la scena del martirio di Giovanna.  Avviò la revisione del suo processo e nel 1456 la pulzella d'Orléans venne pienamente riabilitata e consegnata alla storia di Francia. La sua vicenda non venne  dimenticata e la Chiesa cattolica la dichiarò beata  nel 1909 e poi Santa nel 1920.

            La straordinaria storia di Giovanna è stata raccontata, con diverse accezioni -  anche negative -  grandi scrittori,  quali Shakespeare, Voltaire, Schiller. Anche musicisti,  e tra questi Giuseppe Verdi,  si sono ispirati alla sua tragica storia,  e il cinema le ha dedicato molti film.

FONTE: www.treccani.it

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