I Numeri
riprendono il tema del cammino nel deserto. La partenza dal Sinai si prepara
con il censimento del popolo e le grandi offerte fatte per la dedicazione della
tenda.
Il censimento delle tribù d'Israele
accampate ai piedi del Sinai, descritto nei primi quattro capitoli, ha
contribuito a dare a questo libro il titolo di <<Numeri>>. Così
almeno ha fatto l'antica versione greca della Bibbia, perché nella tradizione
ebraica il titolo è più significativo ed è desunto dalla prima parola del
testo: <<Nel deserto>>. Lo sfondo entro cui sono collocate le leggi
e le narrazioni di questo libro biblico è, infatti, quello del deserto del
Sinai. Nei primi dieci capitoli è il monte Sinai, ove Israele è accampato, a
dominare le pagine; poi inizia la grande marcia di avvicinamento alla terra
promessa attraverso varie regioni desertiche e soste come quelle a Kades e nelle steppe di Moab.
Tre sono i grandi attori che entrano
in scena. Anzitutto il Signore che campeggia con la sua parola fin dalla prima
riga: <<Il Signore parlò a Mosè>>. Le sue norme e i suoi comandi
tendono a organizzare Israele in una comunità unita e sanata, sulla quale
aleggia sempre la sua presenza, legata all'arca dell'alleanza. Accanto a Dio
emerge Mosè, <<servo del Signore ...l'uomo più umile di tutti gli uomini
che sono sulla faccia della terra>> (12,3.8). E' lui il mediatore tra il
Signore e Israele , profondamente unito a Dio ma anche intensamente legato al
suo popolo. Da ultimo, ecco il popolo. Descritto nella sua struttura tribale,
militare e religiosa attraverso i censimenti, Israele è spesso ribelle e
ostinato ma è anche costantemente sotto la premura e l'amore di Dio.
E' il Signore a vincere la
resistenza delle forze della natura che sembrano opporsi al cammino verso la
terra promessa (la mancanza d'acqua e di cibo, la comparsa dei serpenti
velenosi); è lui a piegare le resistenze ostili delle tribù beduine del deserto
che combattono contro Israele; è lui a spezzare gli incantesimi di un mago,
Balaam. Ma Dio deve reagire alla resistenza più dura, quella del popolo stesso
che si lascia catturare dalla tentazione dello scoraggiamento, della ribellione
e dell'idolatria: <<Fino a quando mi tratterà senza rispetto questo
popolo?, fino a quando non crederanno in me dopo tutti i segni che ho compiuto
in mezzo a loro?>> (14,11). Scatta, così, la giustizia divina. Ma alla
fine l'amore di Dio vincerà e Israele raggiungerà la terra promessa.
FONTE:
Titolo: Nuova guida alla Bibbia; Autore: Gianfranco Ravasi; Editore: San Paolo
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