lunedì 14 settembre 2015

LIVELLO AFFETTIVO



Corso di guarigione, Parte 48

            La sede del sentimento di indegnità è esclusivamente psicologica e non ha niente a che fare con lo spirituale. Allora se è di origine esclusivamente psicologica vuol dire che è soggettiva perché essa è estremamente variabile da persona a persona.

           Perciò quando parliamo del sentimento di colpa entriamo in una complessità infinita dell'uomo perché nessuna colpa si rassomiglia perciò una stessa aggressione sarà percepita e concepita totalmente differentemente da due persone. Io do un'interpretazione soggettiva a ciò che vivo. Uno risentirà in modo molto doloroso questo sentimento di colpa mentre un'altro lo vivrà pacificamente. Magari poi arriva un avvenimento che invece di colpo ribalta questa situazione.

            Il sentimento di colpa è sempre pronto a scattare nella misura in cui io interpreto gli avvenimenti. La sede del sentimento di colpa è psicologica e nasce dall'affettività. Esso è colorato dai ricordi degli avvenimenti ferenti, qui c'è il ruolo della memoria. Noi apprendiamo sempre colorando affettivamente ciò che noi apprendiamo fin da quando siamo piccoli. Anzi è proprio quando siamo piccoli, quando cioè il circuito della ragione non si è sviluppato bene, il circuito più sviluppato è quello che riguarda le emozioni, i sentimenti, il così detto circuito, per cui sono tutte le cose che io vivo a livello affettivo che vengono a immagazzinarsi nella mia memoria e vengono anche a rovesciarsi sullo stesso circuito della ragione, per cui la memoria cosa fa? 

            Immagazzina soprattutto i ricordi con una colorazione affettiva e li passa alla ragione, quindi quando la ragione li ha in mano sono immagazzinati già con tutta una colorazione e un'interpretazione affettiva che io ho. Questi ricordi di questi avvenimenti a livello affettivo, io li ricordo e li ricordo deformati perché li ho interpretati secondo il mio filtro dell'affettività e quindi un filtro soggettivo. Allora questi ricordi già deformati li passo all'immaginazione e quindi si crea tutto un lavoro attorno a questi ricordi. E' per questo che il sentimento di colpa è un sentimento soggettivo, perché ovviamente la mia immaginazione non è la tua immaginazione. Quindi il ricordo immagazzinato nella memoria mi fa credere, mi fa dire che quel ricordo è un ricordo vero, reale, oggettivo, quando invece solo una piccolissima parte è vera tutto il resto è deformato perché io lo deformo con l'immaginazione. Noi facciamo di un piccolo un tutto, condensiamo, generalizziamo

FONTE : Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali

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