Corso di
guarigione, Parte 47
La psicologia moderna sbaglia quando
fa una morale senza peccato negando la coscienza di colpa chiudendo il cuore
dell'uomo al perdono e alla riconciliazione . La psicologia moderna tiene conto
solo del sentimento di colpa, ci decolpevolizza ma non ci responsabilizza.
Perciò la psicologia deresponsabilizzando l'uomo cioè non dandogli la sua
responsabilità toglie all'uomo la sua libertà perché se io sono responsabile io
ho una capacità di scelta. un'altro limite della psicologia moderna è non
riconoscere Gesù come mio salvatore. Il solo medico.
Il
sentimento di colpa.
E' un sentimento, un'emozione,
un'impressione vaga di essere colpevole,
di essere colpevole senza conoscere precisamente l'errore o la causa di questa
colpevolezza. Il sentimento di colpa traduce questa espressione : mi sento
colpevole invece di dire sono colpevole di questo o quello. Questo sentimento è
segnato da un sentimento di indegnità da un senso di vergogna che nasce dai
primi stadi dello sviluppo affettivo. Si dirà mi sento indegno, impuro, brutto,
al posto di sono indegno. Noi spesso confessiamo, nella riconciliazione, dei
peccati di cui non siamo sicuri, ma pur di ricevere la pienezza del perdono li
confessiamo lo stesso.
Allora questi così detti peccati
sono dei sentimenti di colpa ed essi in qualche modo traducono la nostra paura
di non essere amabili di non essere come si deve. Questo alternarsi di forse, si
forse, non proviene dallo scrupolo e causa un malessere interiore, un'angoscia.
Termini che ricapitolano la definizione del sentimento di colpa: Vergogna di
se, sono brutto, sentimenti di indegnità, falsa umiltà, autosvalutazione,
disistima, impressione di impudicizia, di sporcizia interiore, impressione di
essere non amabile, complesso di inferiorità, timidezza, mancanza di fiducia in
se, non ci riuscirò mai, non ne sono capace, impressione di essere differente,
di non essere come gli altri, sentimento di rifiuto della famiglia, dal gruppo,
dalla società, sentimento di essere abbandonato.
Questo sentimento ci porta a delle
attitudini di auto svalutazione. Sono l'ultimo, non fate attenzione a me, non
valgo un granché. Molto spesso è un sentimento che nutre una falsa umiltà. La
falsa umiltà molto spesso è alimentata dal complesso di inferiorità. Succede
che ci si occupi degli altri e non di me. Si sperimenta poi l'angoscia del
rifiuto che nasce nel sentimento di colpa che è il sentimento di non essere
capito accettato nella famiglia, comunità, gruppo, al lavoro, nella società.
Tutte le persone marginate sono segnate da questo sentimento perché essi hanno
l'impressione di non avere il loro posto e hanno il sentimento di essere
abbandonati.
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
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